L’Uefa si impegna a compensare le emissioni di carbonio dei Campionati europei di calcio 2020

Fornelli sostenibili al Rwanda e 600.000 alberi piantati nei 12 Paesi e città ospitanti

[2 Dicembre 2019]

Organizzare i Campionati europei di calcio 2020 in 12 paesi diversi, attraverso 4 fusi orari e con numerose lingue nazionali, per l’Uefa è una sfida complicata ulteriormente da quello che sarà un enorme impatto ambientale causato dai viaggi aerei (e non solo) delle squadre nazionali e dei tifosi. Ma l’Union of European Football Associations (Uefa) si è impegnata a garantire che la sostenibilità del torneo che si terrà nell’estate 2020 «sia la più rispettosa dell’ambiente, compensando le emissioni di carbonio di tutti gli spettatori che viaggiano da e verso le partite, insieme ad altre questioni ambientali».

L’Uefa investirà quindi in progetti Gold Standard certificati di riduzione delle emissioni in collaborazione con South Pole, un’organizzazione che punta a realizzare una nuova normalità globale per imprese, governi e comunità. L’Uefa dovrà comunque compensare 405.000 tonnellate stimate di carbonio prodotte dai fan delle squadre e dallo staff Uefa durante i loro spostamenti e probabilmente si tratta di una cifra prudenziale, visto che il cartellone dei gironi di qualificazione non è ancora completato e che non avere una/due sole nazioni ospitanti complica di molto le cose per UEFA EURO 2020.

In una nota ufficiale, il presidente dell’Uefa Aleksander Čeferin ha detto che «UEFA EURO 2020 è una celebrazione del calcio europeo che si svolgerà in tutto il continente. La natura del torneo significa che ci saranno molti vantaggi rispetto a uno tradizionale. Oltre a essere in grado di portare le partite in più comunità diverse in Europa, dove non è necessario né costruire una serie di nuove stadi né i collegamenti di trasporto di c’è bisogno, che comportano un enorme impatto ambientale proveniente, ad esempio, dai materiali e altre risorse utilizzate per lo sviluppo di tali infrastrutture. Ma ha anche un costo, con un aumento dei viaggi per i tifosi è per vedere le loro squadre giocare. L’Uefa prende sul serio le proprie responsabilità ed è giusto compensare le emissioni di carbonio risultanti. Lavorando con South Pole, stiamo sostenendo le attività Gold Standard di riduzione del carbonio, che supporteranno le comunità locali e avranno un valore duraturo per il pianeta».

L’Uefa, a differenza di politici tifosi che sbandierano alla stessa maniera il loro tifo e il loro negazionismo climatico, afferma che «C’è un enorme consenso scientifico internazionale sul fatto che l’attività umana sia la principale causa del riscaldamento globale, che sta colpendo milioni di persone e che costa centinaia di miliardi di euro di perdite economiche ogni anno. Se non viene intrapresa nessuna azione per ridurre significativamente le emissioni nocive di gas serra, gli impatti dei cambiamenti climatici continueranno a mettere a rischio le generazioni future. Gli impatti del riscaldamento globale stanno colpendo anche le comunità di tutto il mondo che giocano a calcio, con il caldo estremo, la siccità e le forti tempeste che minacciano la partecipazione e e i giocatori sia a livello amatoriale che professionale».

Per compensare le centinaia di migliaia di tonnellate di CO2 che verranno en messe da UEFA EURO 2020, l’Uefa investirà in diversi progetti Gold Standard di South Pole, compreso uno che fornisce fornelli efficienti ai distretti rurali del Rwanda. Si tratta di un progetto vantaggioso per l’ambiente, perché riduce significativamente il consumo di combustibile inquinante e dannoso per la salute, spesso legname e carbone, le fonti di energia predominanti in Rwanda, riducendo così le emissioni di due potenti gas serra come il metano e la CO2.

L’Uefa ricorda che «Non ci sono confini nell’atmosfera e l’aumento dei livelli di anidride carbonica è un problema internazionale, che richiede una soluzione internazionale. Per ridurre le emissioni globali alla velocità e alle dimensioni richieste, è fondamentale che l’Uefa investa in soluzioni che comportino impatti reali e quantificabili, come i progetti certificati che sono stati selezionati». L’Uefa sostiene anche iniziative nei Paesi meno sviluppati economicamente dove l’impatto è maggiore, non solo per la comunità locale, ma anche per l’ambiente.

Secondo Natalia Gorina, direttrice commerciale di South Pole, «Il ruolo svolto dall’industria sportiva e dalle associazioni sportive nella lotta ai cambiamenti climatici è più urgente che mai. Misurare le emissioni di gas serra, migliorare le attivitài, passare all’energia pulita e compensare le emissioni inevitabili sono le misure che tutte le organizzazioni devono adottare per contribuire ad affrontare il cambiamento climatico.  Siamo lieti che l’Uefa stia dimostrando un forte impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, prendendo sul serio anche il suo contributo alla compensazione del carbonio che verrà creato a UEFA EURO 2020».

E’ dal 2008 che L’Uefa compensa i viaggi dei suoi dipendenti e funzionari. Per l’anno fiscale 2019/20, l’organo di governo del calcio europeo sta investendo in crediti di carbonio Gold Standard per i progetti del parco eolico Prony e Kafeate, che portano elettricità rinnovabile nei villaggi remoti della Nuova Caledonia. L’Uefa ha anche aderito allo Sports for Climate Action Framework che ha l’obiettivo di riunire organizzazioni sportive, squadre, atleti e tifosi per di creare uno sforzo concertato per aumentare la consapevolezza sulla necessità di raggiungere gli obiettivi stabiliti nell’accordo di Parigi per la protezione del clima.

Oltre alla compensazione delle emissioni di carbonio, UEFA EURO 2020 ha diverse iniziative legate all’azione climatica, tra cui la collaborazione con le città ospitanti di UEFA EURO 2020 per fornire gratuitamente il trasporto pubblico ai possessori di biglietti nei giorni delle partite. In occasione dei 60 anni del campionato europeo di calcio, l’Uefa pianterà 600.000 alberi nei 12 Paesi e città ospitanti. Queste foreste di UEFA EURO 2020 nonsaranno solo un’eredità locale dei campionati europei ma durante la loro vita sequestreranno anche circa 280.000 tonnellate di CO2.

L’Uefa conclude sottolineando che «Mentre UEFA EURO 2020 promette di essere un evento complesso da un punto di vista organizzativo, è anche il torneo più rispettoso dell’ambiente dell’UEFA, a seguito di questo impegno a compensare le emissioni e svolgere un ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici».