L’incendio di Massarosa ha già bruciato 868 ettari, oltre 1.000 le persone evacuate

Centinaia di persone, 3 elicotteri ed altrettanti Canadair al lavoro per stabilizzare la situazione «nell’arco della giornata»

[21 Luglio 2022]

Da lunedì, quando l’incendio di Massarosa (LU) ha iniziato a divampare, sono andati in fiamme almeno 868 ettari di bosco, nonostante le forze messe in campo per il rogo: finora, come informano dalla Regione Toscana, sul posto sono già intervenuti 240 donne e uomini dell’anticendio boschivo e 120 vigili del fuoco, mentre altri 27 squadre Aib (circa 60 operatori) sono stati attivati per le prossime ore.

Al momento sono presenti circa 80 operatori dell’antincendio boschivo regionale, 105 vigili del fuoco, 3 elicotteri della flotta regionale e tre Canadair che stanno mettendo in atto la strategia di contenimento per «cercare di stabilizzare l’incendio nell’arco della giornata». Sono 868 gli ettari bruciati e, in base ai dati forniti dalla Protezione civile regionale oltre 1000 in totale gli evacuati: di questi, circa 500 nel Comune di Massarosa, circa 370 nel Comune di Camaiore, mentre altre 20 persone sono state fatte allontanare in via previdenziale dalla frazione di Castiglioncello (LU).

Ma a bruciare non è solo Massarosa. Risulta ancora aperto anche il fronte dell’incendio a Vecchiano, dove sono già bruciati 120 ettari e al momento stanno operando 2 Canadair e 4 elicotteri della flotta regionale oltre a 15 squadre dell’antincendio boschivo a terra e squadre dei Vigili del fuoco.

Sono inoltre in corso le operazioni di bonifica da parte delle squadre AIB e dei Vigili del fuoco su tutti gli altri incendi divampati ieri in Toscana: nel comune di Calci (PI), a Vallebuia, a Palaia, in località Forcoli (PI); a San Gimignano (SI); nei territori di Castell’Azzara in provincia di Grosseto; a Vaiano nel pratese; a San Vincenzo in provincia di Livorno; a Figline Incisa nel Valdarno fiorentino, nei boschi a San Pietro Belvedere nel comune di Capannoli (PI) e ad Aratrice nel territorio di Civitella Paganico nel grossetano.

«Il clima ci sta mandando segnali da non sottovalutare – commenta il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri – Le foreste coprono oltre un terzo della superficie dell’Italia, non ci vuole un genio per capire che se le foreste hanno problemi ne risentono tutti. Occorre pianificare, in modo intelligente: prima mettere in sicurezza quante più aree possibili, poi imparare a sfruttare le potenzialità offerte. Chi pensa che il problema dei boschi sia solo per chi abita nelle zone limitrofe ai boschi ha una visione miope e poco lugimirante».