La dura vita dei bambini del Madagascar: turismo sessuale, lavoro minorile e cambiamenti climatici

Onu: «Abusi sessuali sui minori diffusi e tollerati». La povertà estrema acuita da siccità e uragani

[18 Febbraio 2022]

L’United Nations Committee on the Rights of the Child, un organismo di  18 esperti indipendenti  che controlla l’attuazione della  Convenzione sui diritti dell’infanzia  da parte degli Stati che la hanno sottoscritta ha dichiarato: «Il Comitato è gravemente preoccupato per le notizie secondo cui lo sfruttamento sessuale dei bambini è diffuso e tollerato in Madagascar, in particolare nelle destinazioni turistiche». Il comitato è anche allarmato dalle segnalazioni di abusi sessuali su minori online.

Il Panel Onu ha  ascoltato la testimonianza dell’ONG ECPAT International che ha spiegato che «La prostituzione minorile è diventata una cosa banale in Madagascar e viene condotta apertamente in bar, discoteche, saloni di massaggi e strutture alberghiere. La povertà è stata il principale motore della pratica e alcune famiglie hanno persino spinto i propri figli a prostituirsi, la maggior parte delle quali sono ragazze, sebbene la prostituzione dei ragazzi sia aumentata negli ultimi anni. Mentre più di 250.000 turisti hanno visitato il Madagascar secondo gli ultimi dati del 2017, la maggior parte degli abusatori erano cittadini della nazione insulare, con le aree più colpite che sono la capitale e le città costiere».

Gli esperti Onu hanno quindi esortato il governo di Antananarivo a «Mettere in atto meccanismi, procedure e linee guida per garantire la segnalazione obbligatoria, l’intervento multi-agenzia, le indagini e il perseguimento in tutti i casi di sfruttamento sessuale e abuso di minori» e di «Sviluppare la capacità professionale di individuare e indagare su tali casi e di fornire formazione sulla prevenzione dello sfruttamento a genitori e insegnanti».

Andrebbe prestata  particolare attenzione alla situazione dei bambini pi vulnerabili, in particolare i bambini di strada, senza certificato di nascita, migranti, che fanno lavoratori domestici, orfani e abbandonati.

L’altro aspetto della prevenzione deve concentrarsi sulla «Sensibilizzazione dell’opinione pubblica  e dei professionisti che lavorano con e per i bambini sull’abuso e allo sfruttamento sessuale dei bambini, in particolare nel settore dei viaggi e del turismo». Inoltre sono necessarie «Attività di sensibilizzazione per combattere la stigmatizzazione delle vittime di sfruttamento e abusi sessuali e garantire canali di denuncia accessibili, con l’obiettivo di prevenire la “rivittimizzazione” di questi bambini».

Durante la presentazione del rapporto la delegazione malgascia si è detta determinata a «Combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini attraverso una politica penale molto severa». Il che per Antananarivo ciò si traduce in  «Condanne sicure, cioè non sospese, e che la prescrizione (dei fatti) decorra dalla maggiore età della vittima».

Il Committee on the Rights of the Child  Onu ha anche esaminato lo sviluppo di codici di condotta nel settore del turismo e l’impatto del settore imprenditoriale sui diritti dei bambini e raccomanda che  il Madagascar «Stabilisca e applichi regolamenti volti a garantire che il settore imprenditoriale rispetti gli standard internazionali e nazionali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e ad altri, in particolare per quanto riguarda i diritti del bambino». Il governo malgascio è stato invitato a «Mettere in atto meccanismi di monitoraggio per indagare e rimediare alle violazioni dei diritti dei bambini, al fine di migliorare la responsabilità e la trasparenza». La Gran Ile isola è incoraggiata ad attuare codici di condotta adottati dall’industria del turismo: «Questo  comporta la conduzione di campagne di sensibilizzazione con l’industria del turismo sulla prevenzione dello sfruttamento sessuale dei bambini nel contesto dei viaggi e del turismo e un’ampia diffusione dei codici di condotta locali e del codice di condotta globale.Etica del turismo della World tourism organization (UNWTO) tra le agenzie di viaggio e l’industria del turismo». Per gli esperti Onu, «Ciò significa rafforzare la cooperazione internazionale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini, nell’ambito dei viaggi e del turismo, attraverso accordi multilaterali, regionali e bilaterali per la prevenzione e l’eliminazione di questo fenomeno».

Più in generale, il Comitato vuole «L’istituzione di un quadro normativo chiaro per l’industria del turismo, ma anche per i settori dell’estrazione mineraria, della pesca o della coltivazione della  vaniglia. L’obiettivo è garantire che le loro attività non abbiano effetti negativi sui diritti umani o non mettano in pericolo l’ambiente, la salute, il lavoro e altri standard, in particolare quelli relativi ai diritti del bambino».

Ma sullo sfondo di tutto questo c’è la povertà del Madagascar diventata miseria, fame e disperazione a causa del devastante impatto che il cambiamento climatico d sta avendo sull’intero Paese. Infatti, il  Committee on the Rights of the Child   ha espresso preoccupazione per «Il grave impatto sui diritti dei bambini di cicloni, uragani, siccità, inondazioni e altri disastri naturali causati dai cambiamenti climatici» e gli esperti Onu hanno esortato il Madagascar a «Tenere conto delle vulnerabilità e dei bisogni dei bambini e ad adottare politiche e programmi specifici per garantire una migliore preparazione agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dei disastri naturali».

Il Madagascar è stato duramente colpito da una siccità estrema, in particolare nel sud del Paese, che ha causato una diffusa carenza di acqua potabile e un gran numero di bambini affetti da grave malnutrizione acuta. Come se non bastasse, il Madagascar è stato recentemente colpito da due devastanti cicloni in poche settimane che hanno causato morti e danni nel nord-est e centro del Paese. L’Onu e i partner umanitari hanno fornito supporto e aiuto alle persone colpite e gli eventi meteorologici estremi hanno portato a una fame diffusa in tutto il Madagascar.

Durante gli scambi di opinioni e informazioni con le autorità malgasce e la società civile il panel delle Nazioni Unite ha rilevato l’estrema vulnerabilità delle comunità colpite dalla siccità ricorrente e dalla carenza cronica di acqua e cibo, in particolare nelle aree meridionali. «Collegato a questo, i tassi di malnutrizione acuta tra i bambini sono peggiorati in modo esponenziale». Il Comitato ha raccomandato al Madagascar di «Adottare misure urgenti per dare la priorità ai bambini affetti da malnutrizione acuta grave e fornire loro le cure e la nutrizione necessarie».