Il clima ha sconvolto la vita delle api, dimezzata la raccolta di miele in Italia

Coldiretti, l’annata 2019 si prospetta come «la più critica e problematica di sempre a causa dell’andamento climatico anomalo»

[3 Settembre 2019]

La principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, Coldiretti, informa che «è praticamente dimezzata la raccolta di miele in Italia nel 2019 per effetto dell’andamento climatico anomalo che non ha risparmiato gli alveari e fatto soffrire le api, un indicatore sensibile dello stato di salute dell’ambiente».

Quest’anno è stato infatti segnato fino ad ora da 1126 eventi meteo estremi lungo la Penisola fra grandinate, trombe d’aria, tempeste di acqua e vento e ondate di calore, con un incremento del 56,4% rispetto all’anno precedente, secondo la banca dati Eswd: una situazione che ha sconvolto la vita delle api che le api sono sentinelle dell’equilibrio naturale globale e della biodiversità con l’alimentazione che – sottolinea la Coldiretti – dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di insetti, al quale proprio le api concorrono per l’80%.

In Italia esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino.

Nelle campagne italiane ci sono 1,4 milioni gli alveari curati da 51.500 apicoltori di cui 33.800 circa produce per autoconsumo (65%) e il resto con partita iva che producono per il mercato (35%), ma l’annata 2019 – continua la Coldiretti – sta prospettandosi per l’intera apicoltura nazionale come «la più critica e problematica di sempre a causa dell’andamento climatico anomalo». Al caldo e siccità nei primi mesi primaverili sono seguite copiose precipitazioni, unite ad un significativo calo termico per buona parte del mese di maggio che hanno compromesso le fioriture mentre nell’estate bollente si sono verificate violente ondate di maltempo.

Le api non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare e il poco miele che sono riuscite a produrre lo hanno mangiato per sopravvivere con il risultato è che quest’anno la produzione nazionale risulterà ben al di sotto delle oltre 23,3 milioni di chili del 2018 mentre le importazioni sono risultate pari a 9,7 milioni di chili nel primi cinque mesi del 2019 secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat dalle quali si evidenzia che circa la metà arriva dall’Ungheria  e quasi il 10% dalla Cina.