Il cambiamento climatico potrebbe essere mortale quanto il cancro
UNDP: senza un'azione climatica urgente, le aree già vulnerabili saranno le più colpite, con un aumento della disuguaglianza
[7 Novembre 2022]
Secondo quanto emerge dai dati della la nuova piattaforma Human Climate Horizons (HCH) lanciata dall’United Nations Development Programme (UNDP) e dal Climate Impact Lab in coccasionce della COP27 Unfccc in corso a in Egitto, «Senza un’azione concertata e urgente, il cambiamento climatico aggraverà le disuguaglianze e amplierà i gap nello sviluppo umano».
Disponibile gratuitamente, la nuova piattaforma apre l’accesso a un flusso di ricerca in evoluzione, con una copertura iperlocale per oltre 24.000 regioni in tutto il mondo, due diversi scenari politici e orizzonti temporali fino alla fine del XXI secolo, fornisce dati empiricamente fondati sui potenziali costi umani del cambiamento climatico. Progettata per responsabilizzare le persone e i decisori politici di tutto il mondo, mostra cosa potrebbe significare il cambiamento climatico per la vita delle persone attraverso i cambiamenti nella mortalità, nella capacità di guadagnarsi da vivere e nel consumo di energia. E fa l’esempio di Dhaka, la capitale del Bangladesh, dove «In uno scenario di emissioni molto elevate, i decessi aggiuntivi entro il 2100 a causa del cambiamento climatico (132 ogni 100.000 persone all’anno) sarebbero quasi il doppio dell’attuale tasso di mortalità annuale del Bangladesh per tutti i tumori, e 10 volte i suoi decessi annuali per incidenti stradali».
La prima dell’HCH copre gli effetti del cambiamento climatico sulla mortalità, sul lavoro e sul consumo di energia. La modellazione coprirà presto molto di più, compresi gli impatti dei cambiamenti climatici sulle comunità costiere, la produzione alimentare e i danni alle infrastrutture.
Sol Hsiang del Climate Impact Lab, chancellor’s professor of public policy all’università della California – Berkeley, spiega che «Il Climate Impact Lab combina dati globali, analisi dei big data e modelli climatici dettagliati per stimare i costi dei cambiamenti climatici e i vantaggi della riduzione delle emissioni. Basato su una solida ricerca, dimostra come gli impatti futuri dei cambiamenti climatici ricadano in modo sproporzionato sulle regioni che oggi sono le più calde e spesso le più povere, esacerbando le disuguaglianze esistenti. Fortunatamente, il mondo può ancora cambiare rotta riducendo in modo aggressivo le emissioni».
Un confronto degli impatti sulla salute dei cambiamenti climatici tra i diversi Paesi indica «Un futuro che intensifica le attuali disuguaglianze: tra i paesi del G20, che rappresentano la maggior parte delle emissioni cumulative di CO2, un terzo sperimenterà tassi di mortalità aggiuntivi a causa del cambiamento climatico. Ma questo sale a quasi tre quarti dei Paesi meno sviluppati, aumentando drammaticamente le disuguaglianze nei prossimi decenni».
L’amministratore dell’UNDP, Achim Steiner, ricorda che «Nel 2022, le comunità in ogni angolo del globo stanno assistendo a un’emergenza climatica che sta colpendo molto più velocemente e più duramente di quanto molti si aspettassero, rappresentando sia una minaccia per il nostro futuro che un rischio molto reale che deve essere affrontato qui e ora. Concentrandosi sull’effetto del cambiamento climatico su questioni come la mortalità, il lavoro e l’uso dell’energia, il nuovo Human Climate Horizons mette dati e analisi vitali nelle mani dei responsabili politici, aiutando i Paesi a intraprendere l’azione per il clima dove è più necessaria. Ad esempio, la piattaforma mostra che maggiori sforzi globali verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi potrebbero ridurre la mortalità prevista per il caldo estremo nell’anno 2100 di oltre l’80%, salvando decine di milioni di vite».
I nuovi dati mostrano anche che il cambiamento climatico aumenterà le disuguaglianze all’interno dei Paesi: «Ad esempio, a Barranquilla, una città portuale nel nord della Colombia, in uno scenario di emissioni molto elevate, il tasso di mortalità aggiuntivo entro il 2100 a causa delle temperature più calde (37 persone ogni 100.000 all’anno) è 5 volte superiore al tasso di mortalità annuale odierno per cancro alla mammella in Colombia. Questo amplierebbe il gap dei tassi di mortalità dovuto al cambiamento climatico rispetto alla capitale Bogotá».
I nuovi dati mostrano la necessità di agire rapidamente, non solo per mitigare il cambiamento climatico, ma anche per adattarsi alle sue conseguenze. L’UNDP fa un altro esempio, quello della città pakistana di Faisalabad dove «Anche con una mitigazione moderata, le morti aggiuntive dovute al cambiamento climatico sarebbero in media 36 ogni 100.000 persone ogni anno tra il 2020 e il 2039. Senza espandere sostanzialmente gli sforzi di adattamento, Faisalabad potrebbe aspettarsi che i tassi di mortalità annuali legati ai cambiamenti climatici quasi raddoppino, raggiungendo 67 morti ogni 100.000 entro la metà del secolo. Un incremento mortale quasi quanto l’ictus, attualmente la terza principale causa di morte in Pakistan».
Hannah Hess, direttrice associata del Rhodium Group di Climate Impact Lab, evidenzia che «Mentre affrontiamo gli impatti punitivi del cambiamento climatico globale, può essere facile chiedersi se gli sforzi per ridurre le emissioni di singoli Paesi, Stati o città facciano davvero la differenza. Questa piattaforma mostra il ruolo diretto che questi sforzi svolgono nel plasmare il nostro futuro collettivo».
Pedro Conceição dell’Human Development Report Office, conclude: «Le proiezioni degli impatti dei cambiamenti climatici sullo sviluppo umano aiutano a capire cosa significhi per la vita delle persone e la sicurezza umana il mondo più pericoloso al quale è probabile che ci troveremo di fronte. Ma dovremmo ricordare che il futuro non è predeterminato. Queste proiezioni iper-localizzate consentono alle persone di prendere decisioni, dal segnalare l’urgenza di ridurre le emissioni, mettere in luce le disuguaglianze emergenti nello sviluppo umano, fino, in definitiva, aiutare le comunità, i governi, gli assicuratori e altri attori finanziari ad agire».