I tropici si stanno espandendo e il cambiamento climatico è il principale colpevole

Il principale motore è il riscaldamento globale dell’oceano. L'espansione dei tropici potrebbe avere fortissime conseguenze economiche e sociali

[20 Agosto 2020]

Nel 2006 uno studio pubblicato su Science annunciò una scoperta preoccupante: in alcune aree del mondo, i tropici si stavano espandendo. Da allora i ricercatori hanno tentato di trovare il colpevole di un espansione che, secondo le osservazioni satellitari, si sta verificando a una velocità compresa tra 0,25 e 0,5 gradi di latitudine per decennio. Ma senza capire quale sia la causa principale gli scienziati non possono modellare con precisione la velocità con cui si verificherà l’espansione in futuro o le regioni sulle quali avrà un maggiore impatto.

Alcuni ricercatori sono  convinti che le emissioni di gas serra, la riduzione dell’ozono e gli aerosol nell’atmosfera stiano causando l’espansione dei Tropici, ma i modelli climatici che utilizzano queste variabili per spiegare l’espansione sottostimano costantemente la velocità del cambiamento e non tengono conto del motivo per cui l’espansione sta avvenendo in alcune regioni ma non in altre. Questo ha portato alcuni ricercatori a teorizzare che l’espansione tropicale può essere semplicemente spiegata dalle oscillazioni naturali del clima terrestre. Ma la variazione naturale non si adatta perfettamente ai modelli che gli scienziati hanno già osservato.

Ora lo studio “Tropical expansion driven by poleward advancing mid‐latitude meridional temperature gradients”, pubblicato sul Journal of Geophysical Research: Atmospheres

Hu Yang, Gerrit Lohmann, Evan J. Gowan, Xiaoxu Shi, Qiang Wang dell’ Alfred-Wegener-Institut für Polar-und Meeresforschung (AWI), Jian Lu del Pacific Northwest National Laboratory e Jiping Liu della State University conferma che «I tropici della Terra si stanno espandendo verso i poli e tale espansione è guidata dai cambiamenti causati dall’uomo nell’oceano».

L’American Gephysical Union (AGU), che ha rilanciato con grande rilievo lo studio, ri corda che «I tropici avvolgono l’area centrale della Terra come una cintura calda e bagnata. Questa parte del globo riceve la luce solare più diretta durante tutto l’anno ed è caratterizzata da temperature medie elevate e piogge abbondanti. In contrasto con l’interno lussureggiante dei tropici, tuttavia, i confini di questa regione sono caldi e aridi». E negli ultimi 15 anni gli scienziati hanno notato che queste fasce aride si stanno espandendo verso i poli in regioni come il Mediterraneo, l’Australia meridionale e la California meridionale. «E’ interessante notare  – dicono all’AGU – che queste aree aride si sono espanse di più nell’emisfero meridionale rispetto all’emisfero settentrionale e i ricercatori hanno faticato a individuare esattamente cosa sta guidando il trend».

Il nuovo studio sostiene che il mancato accordo su quale sia il meccanismo esatto è stato dovuto, in parte, al fatto che «La maggior parte dei ricercatori ha cercato nel posto sbagliato». Secondo lo studio «L’espansione tropicale è portata principalmente dal riscaldamento degli oceani causato dai cambiamenti climatici, piuttosto che dai cambiamenti diretti nell’atmosfera» e  «Nell’emisfero australe si sta verificando un cambiamento maggiore perché ha più superficie oceanica».

L’espansione dei tropici potrebbe avere fortissime conseguenze economiche e sociali: potrebbe spostare le rotte delle tempeste e causare mega-incendi e siccità in posti come la California e l’Australia che soffrono già di stress idrico. Secondo gli autori dello studio, «Le nuove scoperte forniscono la prova più chiara che l’espansione tropicale è in realtà guidata principalmente dal cambiamento climatico. Mentre le fluttuazioni climatiche naturali a lungo termine contribuiscono alle tendenze osservate, queste variazioni da sole non possono spiegare la misura in cui l’espansione è già avvenuta. Questo significa che il cambiamento climatico potrebbe aver già contribuito in modo significativo all’espansione tropicale, specialmente nell’emisfero meridionale dominato dall’oceano».

Yang evidenzia che «Abbiamo dimostrato che la maggior parte del riscaldamento subtropicale degli oceani è indipendente dalle oscillazioni climatiche naturali. E’ il risultato del riscaldamento globale».

Yang e il suo team hanno iniziato a interessarsi  dell’espansione tropicale nel 2015, mentre studiavano  le correnti oceaniche che trasportano acqua calda verso i poli e questo li ha portati a pensare: «E se l’espansione tropicale non fosse guidata dai cambiamenti nell’atmosfera, ma dai cambiamenti nell’oceano?» Yang fa notare: «Dato che l’oceano e l’atmosfera sono sistemi altamente connessi, spesso è difficile dire quale sia il motore dell’altro». Il nuovo studio, Yang analizza le temperature dell’acqua nei principali vortici oceanici, grandi correnti oceaniche circolari che trasportano acqua calda verso i poli e acqua fredda verso l’equatore. Per farlo il team di ricerca ha utilizzato osservazioni satellitari della temperatura della superficie del mare tra il 1982, l’anno di inizio delle osservazioni e il 2018, e ha confrontato queste osservazioni con i dati sui tropici in espansione che risalgono al 1979.

E’ così che hanno scoperto che «Il calore in eccesso che si accumula negli oceani subtropicali da quando è iniziato il riscaldamento globale a metà del 1800 ha spinto i confini tropicali e i vortici oceanici verso i poli». Quando i ricercatori hanno confrontato il movimento dei vortici oceanici con l’espansione tropicale, hanno scoperto che «I due fenomeni corrispondevano: l’espansione tropicale stava avvenendo in luoghi in cui i vortici oceanici si stavano spostando verso i poli».

Commentando lo studio sul sito internet dell’AGU, Kristopher Karnauskas, del Department of atmospheric and oceanic sciences dell’università del Colorado – Boulder, ha concluso: «In realtà sono davvero impressionato da questo paper. In giro non ci sono davvero molti documenti che indagano veramente sul ruolo dell’oceano nel problema dell’espansione tropicale».