I Paesi Ue hanno più politiche climatiche, ma devono dimostrarne meglio costi ed efficacia

Ue e stati membri hanno approvato oltre 1.900 azioni climatiche, 400 tra il 2017 e il 2019

[27 Novembre 2019]

Secondo il briefing “More national climate policies expected, but how effective are the existing ones?” pubblicato dall’European environment agency (Eea), gli Stati membri dell’agenzia ambientale europea tra il 2017 e il 2019 hanno segnalato oltre 400 nuove politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici, portandole a oltre 1.900 azioni climatiche, la maggior parte delle quali rivolte all’approvvigionamento o al consumo di energia.

l briefing Eea analizza le attività degli Stati membri dell’Ue per ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici. Il briefing è sostenuto da un’analisi più dettagliata contenuta nel rapporto “Overview of reported national policies and measures on climate change mitigation in Europe in 2019” redatto dal preparata dal European Topic Centre on Climate change Mitigation and Energy (ETC/CME) e da un database online di queste politiche.

Secondo il briefing, «Gli Stati membri dell’Ue riportano informazioni migliori e più complete sulle loro politiche climatiche, anche sui risparmi previsti in termini di emissioni. Tuttavia, le prove riportate sui tagli alle emissioni raggiunti e sui costi di queste politiche sono ancora insufficienti. Gli Stati membri dell’Ue hanno segnalato all’Eea 1.925 politiche e misure di mitigazione dei cambiamenti climatici. Più di 400 di queste politiche sono nuove, dal 2017, e sono principalmente in fase di pianificazione, riflettendo anche la preparazione in corso dei piani nazionali per l’energia e il clima».

Secondo il dati dell’Eea, il 44% delle politiche climatiche degli Stati membri dell’Ue sono strumenti economici, come sussidi o tariffe di incentivazione, il 43% regolamenti, ad esempio per l’efficienza energetica.

Le politiche segnalate riguardano soprattutto le emissioni di gas serra legate all’energia, anche migliorando l’efficienza energetica degli edifici (18%), distribuendo più energia rinnovabile (16%), passando a carburanti a basse emissioni di carbonio o veicoli elettrici (8%) o migliorando l’efficianza dei carburanti per i veicoli (7%). Oltre il 10% delle misure riguarda l’agricoltura, comprese molte delle nuove azioni. In questo settore, i dati dell’Ea mostrano che gli obiettivi più comuni sono la riduzione dell’uso di fertilizzanti o letame nei terreni coltivati ​​e il miglioramento della gestione dei rifiuti animali.

Di recente l’Eea ha pubblicato il rapporto “Trends and projections in Europe 2019 — Tracking progress towards Europe’s climate and energy targets” dal quale emerge che dal 1990 al 2018 l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno ridotto le loro emissioni totali di gas serra del 23,2%. Allo stesso tempo, le proiezioni degli Stati membri non sono ancora in linea con l’obiettivo per il 2030 di almeno 40% di riduzione delle emissioni di gas serra. Secondo l’analisi Eea, «Le attuali politiche degli Stati membri possono offrire solo una riduzione del 30% entro il 2030, mentre l’attuazione di tutte le politiche previste segnalate potrebbe portare la riduzione totale al 36%».