I danni da inondazioni costiere estreme potrebbe aumentare dallo 0,3% del PIL mondiale nel 2015 al 2,9% entro il 2100

I Paesi in via di sviluppo pagheranno costi devastanti per le future inondazioni costiere

Le persone colpite potrebbe aumentare dai 34 milioni del 2015 a 246 milioni di persone entro il 2100

[10 Febbraio 2023]

Lo studio “Global-scale analysis of socioeconomic impacts of coastal flooding over the 21st century”, pubblicato su Frontiers in Marine Science da un team di ricercatori australiani, olandesi e tedeschi, presenta un nuovo modello globale che  prevede i devastanti impatti socioeconomici delle future inondazioni costiere estreme per i Paesi in  via di sviluppo causate dai cambiamenti climatici, con l’Asia, l’Africa occidentale e l’Egitto che nei prossimi decenni dovranno affrontare costi molto elevati.

I ricercatori spiegano che «Lo studio ha cercato di determinare i costi annuali previsti e il numero di persone colpite da inondazioni costiere episodiche in tutto il mondo con l’innalzamento del livello del mare, valutando l’impatto delle inondazioni per ogni Paese in scenari specifici» e ne è emerso che «Data la loro ridotta capacità di pagare per il miglioramento delle difese costiere e la loro vulnerabilità geografica, le inondazioni colpirebbero in modo sproporzionato le nazioni in via di sviluppo. Al contrario, grazie alla loro capacità di intraprendere misure di adattamento delle difese costiere, quasi tutte le nazioni sviluppate subirebbero un danno annuo previsto inferiore al 3% del PIL nazionale».

Le misure di adattamento delle difese costiere comprendono l’innalzamento o la costruzione di dighe o argini marini man mano che il livello del mare si alza e interventi naturali come il miglioramento del drenaggio e delle dune di sabbia o delle piantagioni di mangrovie.

Uno degli autori dello studio Ian Young dell’università di Melbourne, sottolinea che «Questa ricerca mostra il costo umano e finanziario del cambiamento climatico e quanto i suoi effetti saranno percepiti in modo diseguale. Le nazioni in via di sviluppo saranno devastate, sia in termini di persone colpite che di economia. Se non si trovano i soldi per mitigare questo impatto nei Paesi in via di sviluppo, le comunità lungo la costa saranno costrette a ritirarsi e ci saranno notevoli disagi sociali, compreso un aumento dei rifugiati climatici oltre confine».

I ricercatori hanno creato un database per modellare e analizzare le inondazioni costiere estreme previste in oltre 9.000 località per gli anni 2050 e 2100. Utilizzando i dati del 2015 come riferimento, sono stati modellati due scenari di “difesa costiera”: uno senza ulteriori misure di adattamento della difesa costiera, e l’altro con ulteriori misure di adeguamento della difesa costiera. Il team di ricerca dice che «La modellazione ha dimostrato che, per le nazioni, queste misure svolgeranno un ruolo cruciale nel ridurre l’impatto delle inondazioni costiere estreme».

Indipendentemente dallo scenario di adattamento, per l’Asia, l’Africa occidentale e l’Egitto la modellazione prevede gli impatti più gravi entro il 2100. I paesi e le regioni che potrebbero essere maggiormente colpite sono: Suriname, Vietnam, Macao (regione amministrativa speciale della Cina), Myanmar, Bangladesh, Kuwait, Mauritania, Guyana, Guinea-Bissau, Egitto e Malaysia.

Il principale autore dello studio, Ebru Kirezci  del Department of Infrastructure Engineering cdell’università di Melbourn ha ricordat che «Le inondazioni costiere episodiche possono essere causate da mareggiate, alte maree, onde che si infrangono e innalzamento del livello del mare indotto dai cambiamenti climatici. Il nostro modello considera le maree, le mareggiate, le onde che si infrangono e l’innalzamento medio del livello del mare. Tiene conto anche di popolazioni, PIL e scenari di gas serra diversi entro il 2100».

Il modello realizzato prevede che, «Senza misure di adattamento, il numero di persone colpite da inondazioni costiere estreme potrebbe aumentare da 34 milioni di persone all’anno nel 2015 a 246 milioni di persone entro il 2100. Il costo globale annuo previsto dei danni da inondazioni costiere estreme potrebbe aumentare dallo 0,3% del PIL mondiale nel 2015 al 2,9% entro il 2100. Tuttavia, se le misure di difesa costiera corrispondessero al previsto innalzamento del livello del mare, entro il 2100 il numero di persone colpite sarebbe di circa 119 milioni di persone all’anno, con il previsto costo annuo globale ridotto di quasi tre volte, all’1,1%o del PIL».

I ricercatori hanno avvertito che «Trovare i fondi per pagare queste misure sarà una sfida enorme».

Young conclude: «Non c’è dubbio che questo è un  brutto problema, che iniziative come la recente conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP 27, tenutasi in Egitto, stanno affrontando».