Guterres: il nuovo rapporto Ipcc è una storia dell’orrore. Una litania di promesse non mantenute sul clima, un file della vergogna

IPCC: le mezze misure non dimezzano le emissioni. Ogni angolo della Terra è già colpito dal cambiamento climatico

[5 Aprile 2022]

Presentando alla comunità scientifica e ai media il rapporto “Climate Change 2022: Mitigation of climate change”,  il terzo dell’attuale ciclo di c valutazione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), Abdalah Mokssit, Segretario dell’IPCC, e Hoesung Lee, presidente dell’IPCC, hanno evidenziato che «Completa il quadro della crisi climatica che l’umanità deve affrontare. E non è una bella immagine. I primi due rapporti dell’IPCC ci hanno detto che il cambiamento climatico è qui, ora, e sta causando enormi sconvolgimenti al mondo naturale e al benessere umano. Questo rapporto ci dice che non stiamo ancora facendo abbastanza per ridurre le emissioni di gas serra, confermando i risultati del rapporto Unep 2021 Emissions Gap Report. Gli ultimi due decenni, se sapevamo in quali e quanti problemi ci trovavamo, hanno visto anche il più alto aumento delle emissioni nella storia umana. Se vogliamo mantenere il riscaldamento globale di questo secolo a 1,5 gradi Celsiusm il prossimo decennio non può seguire lo stesso schema. Le mezze misure non dimezzeranno le emissioni di gas serra entro il 2030, ed è ciò che dobbiamo fare. E’ lì che dobbiamo arrivare».

Mokssit e Lee hanno sottolineato che «L’IPCC ci dice che abbiamo le conoscenze e la tecnologia per farlo. Attraverso un rapido passaggio dai combustibili fossili alle rinnovabili e ai combustibili alternativi. Passando dalla deforestazione al ripristino. Supportando la natura nei nostri gterritori, oceani e città. Attraverso la trasformazione delle nostre città in spazi verdi e puliti. E attraverso il cambiamento dei comportamenti per affrontare il lato della domanda dell’equazione. Ora, una tale opportunità si era presentata quando i Paesi hanno lanciato pacchetti di stimolo per aiutare a rilanciare le economie mentre affrontavamo la pandemia di Covid-19. Ma sulla “green scorecard”, abbiamo fallito: forte e chiaro. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un’opportunità mentre i Paesi cercano fonti di energia alternative. Occorre soddisfare i bisogni immediati, per riscaldare le case e tenere accese le luci. Ma mentre ripensiamo ai fornitori di idrocarburi e alla nostra dipendenza dai combustibili fossili, la soluzione deve essere quella di dare il via alla transizione verso fonti di energia rinnovabili e più pulite».

I due leader dell’IPCC hanno avvertito i governi di tutto il mondo: «La prossima COP sul clima deve portare impegni climatici più ambiziosi e strategie a lungo termine per il 2050 per aiutare a guidare tali cambiamenti. Ma una maggiore azione deve iniziare quest’anno, non l’anno prossimo. Questo mese, non il prossimo. Oggi, non domani. Altrimenti, come ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite, continueremo sprofondare nella catastrofe climatica. Il rapporto offre scorci di diversi scenari possibili e sottolinea come esistano scelte e opzioni di mitigazione, che possono portarci sulla strada dell’abbattimento delle emissioni, attenuando così gli impatti climatici e portando a uno sviluppo più sostenibile. Il costo delle tecnologie per produrre energia pulita da fonti rinnovabili è calato drasticamente e l’utilizzo di soluzioni climatica, tra le quali l’energia solare ed eolica, i veicoli elettrici e lo stoccaggio delle batterie, è aumentato negli ultimi ann, ma molto di più deve essere fatto per eliminare  i combustibili fossili. Il rapporto IPCC conferma che proteggere e ripristinare gli ecosistemi naturalifornisce un enorme aiuto nella azione di mitigazione, assorbendo e bloccando il carbonio dall’atmosfera».

Petteri Taalas, segretario generale della World meteorological organization (WMO), che insieme all’United Nations environment programme (Unep) sponsorizza l’IPCC, ha ricordato che «Il rapporto dovrebbe costituire la base per il potenziamento di fondamentale importanza del livello di ambizione della mitigazione climatica. I rapporti dell’IPCC hanno mostrato che ogni angolo della Terra è già colpito dal cambiamento climatico e che ogni regione del mondo ha oggi un impatto sul problema del cambiamento climatico. Per concludere abbiamo davanti a noi due sfide urgenti: adattamento e mitigazione. Sono necessari finanziamenti e iniziative politiche visionarie e azioni concrete per il benessere delle generazioni attuali e future e della nostra biosfera».

E il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha commentato: «Il nuovo rapporto di punta delle Nazioni Unite sui cambiamenti indica che le emissioni nocive di carbonio dal 2010 al 2019 non sono mai state così elevate nella storia umana, è la prova che il mondo è su una corsia veloce verso il disastro, con gli scienziati che sostengono che per riuscire a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi è “ora o mai più”».

Guterres ha insistito: «A meno che i governi di tutto il mondo non rivalutano le loro politiche energetiche, il mondo sarà inabitabile. Tutti i Paesi devono ridurre sostanzialmente il loro consumo di combustibili fossili, estendere l’accesso all’elettricità, migliorare l’efficienza energetica e aumentare l’uso di combustibili alternativi, come l’idrogeno. A meno che non si intervenga presto, alcune grandi città finiranno sott’acqua e avremo ondate di caldo senza precedenti, tempeste terrificanti, diffusa carenza d’acqua e l’estinzione di un milione di specie di piante e animali. Questa non è una fiction o esagerazione. E’ quel che la scienza ci dice che risulterà dalle nostre attuali politiche energetiche. Siamo sulla via di un riscaldamento globale di oltre il doppio del limite di 1,5 gradi Celsius concordato a Parigi nel 2015. Fornendo la prova scientifica a sostegno di tale valutazione schiacciante, il rapporto dell’IPCC – scritto da centinaia di eminenti scienziati e approvato da 195 Paesi – ha osservato che le emissioni di gas serra generate dall’attività umana sono aumentate dal 2010 “in tutti i principali settori a livello globale”».

Guterres ha concluso evidenziando che il rapporto IPCC può essere letto come «Una litania di promesse non mantenute sul clima… un file della vergogna. Le scelte fatte dai Paesi ora rispetteranno o annulleranno l’impegno per gli 1,5 gradi. Un passaggio alle energie rinnovabili riparerà il nostro mix energetico globale rotto e offrirà speranza a milioni di persone che oggi soffrono per l’impatto climatico. Le promesse e i piani climatici devono essere trasformati in realtà e azione, ora. E’ tempo di smettere di bruciare il nostro pianeta e iniziare a investire nell’abbondante energia rinnovabile che ci circonda».