In Italia attese oltre 150 manifestazioni, solo Germania e Usa fanno meglio

Fridays for future, domani torna la marcia globale per il clima: l’Italia sul podio dei Paesi più attivi

Il 15 marzo hanno scioperato almeno 1,6 milioni di giovani in tutto il mondo, 350mila solo nel nostro Paese

[23 Maggio 2019]

Il movimento globale dei Fridays for future, ispirato dalla 16enne attivista svedese Greta Thunberg, tonerà domani a protestare nelle piazze di tutto il mondo per richiamare la politica alla propria responsabilità: agire contro i cambiamenti climatici, la spada di Damocle che pende sul futuro (e presente) di tutti noi.

La marcia globale per il clima di domani coglie l’eredità di quella che nel 15 marzo scorso è riuscita a mobilitare una folla oceanica, composta da almeno 1,6 milioni di ragazze e ragazzi di ogni nazionalità, e che proprio in Italia ha raggiunto il suo apice. Nessun’altra nazione al mondo ha registrato un numero altrettanto alto di iniziative – 281 quelle censite ufficialmente –, portando in piazza 350mila manifestanti. Domani è atteso un bis quasi altrettanto dirompente, con 156 manifestazioni previste un po’ ovunque lungo lo stivale (qui la mappa dettagliata), che permettono anche stavolta al nostro Paese di conquistare il podio internazionale alle spalle di due Stati più grandi e popolosi come gli Stati Uniti (189) e la Germania (215).

Certo, anche in Germania rimane molto da fare al proposito: il Piano nazionale energia e clima attualmente proposto dai teutonici non è affatto sufficiente a raggiungere l’obiettivo, e lo stesso purtroppo si può dire per quello italiano, che non arriva a coprire neanche un terzo dell’impegno necessario per rispettare l’Accordo di Parigi sul clima.

Ma se la cancelliera Merkel pochi giorni fa si è impegnata a cambiare rotta e a raggiungere il traguardo della carbon neutrality per il proprio Paese entro il 2050, in Italia il vicepremier Salvini è tornato a sbeffeggiare il riscaldamento globale dopo qualche giorno di freddo fuori stagione, mostrando una distanza abissale rispetto alle istanze dei Fridays for future.

«Ci vediamo domani in tutte le piazze d’Italia – avvisano dal movimento italiano – Nel mondo scenderemo a milioni, con lo stesso grido: vogliamo giustizia climatica. Vogliamo che ovunque sia dichiarata l’emergenza climatica ed ecologica, e non ci fermeremo finché alle parole seguiranno i fatti». Una richiesta che cade in un momento politicamente cruciale per il Vecchio continente, con le elezioni europee ormai alle porte.

L. A.