European climate change council, Fridays for future: da che parte sta il ministro Cingolani?

Cingolani sostenga la creazione di un Consiglio Europeo indipendente sui Cambiamenti Climatici

[24 Marzo 2021]

Secondo Friday For Future Italia, «Siamo ad un punto cruciale dei negoziati sulla legge Europea sul Clima. Il parlamento Europeo ha proposto di istituire un Comitato tecnico-scientifico per la transizione. Ai negoziati l’Italia potrebbe essere l’ago della bilancia, ma il nostro ministro alla Transizione non si sbilancia».

Gli attivisti climatici ricordano che Per decenni gli scienziati ci hanno avvertito delle disastrose conseguenze di un pianeta più caldo. Per troppo tempo, i politici hanno preso decisioni sul clima che non sono in linea con la scienza. L’Unione Europea vuole raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e i politici stanno negoziando sul ruolo che la scienza giocherà in ciò».

Il Parlamento Europeo propone di stabilire un Consiglio Europeo sul Cambiamento Climatico, un organo scientifico indipendente con il compito di valutare se le promesse vengono rispettate e se sono in linea con la scienza del clima. «Tuttavia – dicono a Friday For Future Italia- alcuni governi nazionali stanno ostacolando la creazione di tale organo. Il governo Italiano potrebbe essere l’ago della bilancia, ma il ministro alla Transizione Ecologica non ha ancora detto da che parte sta. Ministro: dove si trova? Darà valore alla scienza, o cercherà di politicizzarla? L’indipendenza di questo Consiglio è cruciale, in questo modo gli/le scienziati/e potranno misurare accuratamente gli impatti dell’azione dell’Ue sul clima. Alcuni politici pensano erroneamente di poter negoziare con la natura, e stanno provando a politicizzare questo organo».

Per ricordare al ministro della Transizione ecologica di prendere seriamente la scienza del clima e di supportare la creazione di un Consiglio Europeo indipendente sui Cambiamenti Climatici, Friday For Future Italia ha redatto una lettera pubblicata su The Action Network e da inviare al ministro Cingolani. Ecco cosa c’è scritto:

«Durante la pandemia del Covid-19, ho notato con piacere che la politica ha saputo dare importanza alla scienza. Creando un comitato tecnico-scientifico, la politica ha considerato la scienza nei processi decisionali, ha ascoltato il suo costante monitoraggio della situazione, e ha messo in atto delle misure correttive quando le politiche adottate non stavano avendo gli effetti desiderati.

Nell’affrontare la crisi climatica, mi aspetto che Lei, da esperto scienziato ed eccellente fisico, dia alla scienza un ruolo ugualmente importante.

Nel prossimo trilogo, dovrà decidere come raggiungere l’ambito target di neutralità climatica fondamentale per assicurare un futuro sano e sicuro alle nuove generazioni. Probabilmente non sarà semplice, ma sicuramente sarebbe impossibile se non prendessimo in considerazione il contributo fondamentale della climatologia e della scienza in generale.

Il Parlamento Europeo sta sostenendo la creazione del ‘European Climate Change Council’ (ECCC), un organo scientifico e indipendente che valuterà i progressi delle politiche climatiche sulla base della migliore scienza che abbiamo a disposizione. L’indipendenza di questo nuovo organo è essenziale poiché solo un organo non-politicizzato può monitorare in modo accurato e disinteressato le azioni sul clima dell’UE e la situazione in continua evoluzione.

Se vogliamo lasciare un pianeta vivibile alle prossime generazioni e salvaguardare la salute di quelle presenti, è fondamentale che le decisioni prese dalla politica siano basate sulla climatologia, così come abbiamo fatto con la virologia durante la pandemia.

Le chiedo quindi di sostenere la proposta del Parlamento Europeo».