È stato anche più secco della media in gran parte dell’Europa meridionale
Copernicus, in Europa si è chiuso l’ottobre più caldo mai registrato
Burgess: «Le gravi conseguenze del cambiamento climatico sono oggi ben visibili ed è necessario disporre di piani ambiziosi nel corso della Cop27»
[8 Novembre 2022]
Il nuovo bollettino mensile elaborato da Copernicus – il programma di punta per l’osservazione della Terra dell’Unione europea – mostra che per l’Europa si è appena chiuso l’ottobre più caldo mai registrato.
Sulla base di miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo, Copernicus parla di temperature giornaliere da record nell’Europa occidentale e un ottobre da record per Austria, Svizzera e Francia, oltre che per vaste aree dell’Italia e della Spagna.
Complessivamente, l’Europa ha «registrato l’ottobre più caldo in assoluto, con temperature superiori di quasi 2°C rispetto al periodo di riferimento compreso tra il 1991 e il 2020».
Al contempo l’estensione del ghiaccio marino artico è stata del 9% al di sotto della media, classificandosi all’ottavo posto tra i valori più bassi registrati dai satelliti, ben al di sopra del minimo storico di ottobre 2020.
Al contempo il mese di ottobre 2022 è stato più secco della media in gran parte dell’Europa meridionale e della regione del Caucaso. Altrove in Europa, ovvero nella penisola iberica nordoccidentale, in alcune regioni della Francia e della Germania, nel Regno Unito e in Irlanda, nella Scandinavia nordoccidentale, in una vasta area dell’Europa orientale e nella Turchia centrale, il mese è stato più umido della media.
«L’Europa ha registrato l’ottobre più caldo in assoluto, caratterizzato da oltre 2°C in più rispetto alla media degli ultimi 30 anni, a seguito della stagione estiva più calda mai registrata – conferma Samantha Burgess, vicedirettrice del Copernicus climate change service – Le gravi conseguenze del cambiamento climatico sono oggi ben visibili ed è necessario disporre di piani ambiziosi nel corso della Cop27 al fine di garantire che la riduzione di emissioni stabilizzi le temperature vicino all’obiettivo dell’Accordo di Parigi di 1.5°C».