E l'estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il suo minimo storico

Clima, l’Europa ha attraversato il suo terzo gennaio più caldo di sempre

Copernicus: «Temperature eccezionalmente calde di fine anno rappresentano un segnale tangibile del cambiamento climatico, possono essere intese come un ulteriore avvertimento di futuri eventi estremi»

[8 Febbraio 2023]

Il nuovo bollettino climatico elaborato da Copernicus – il programma di punta per l’osservazione della Terra dell’Unione europea – documenta temperature «eccezionalmente calde» nell’ultimo mese, tanto da segnare il «terzo gennaio più caldo mai registrato» in Europa.

Il bollettino, come dettaglia Copernicus, si basa su analisi generate al computer utilizzando miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.

In gran parte dell’Europa sono state registrate temperature dell’aria superiori alla media, compresi i Balcani e l’Europa orientale, in cui il giorno di Capodanno si è registrato un caldo record; anche la regione delle Svalbard ha registrato rilevanti anomalie in termini di calore; anche Stati Uniti, Canada, Messico e una fascia da sud-est a nord-ovest della Russia occidentale hanno registrato temperature superiori alla media.

Sono state invece registrate temperature inferiori alla media in Australia, in Siberia, in Afghanistan, in Pakistan e nei paesi limitrofi.

In particolare, Copernicus segnala che l’estensione del ghiaccio marino antartico è stata del 31% al di sotto della media, classificandosi all’ultimo posto tra i valori più bassi di gennaio registrati dai satelliti e rimanendo ben al di sotto del precedente record del gennaio 2017; al contempo, anche l’estensione del ghiaccio marino artico è stata del 4% al di sotto della media, classificandosi al terzo posto nella classifica dei dati satellitari di gennaio.

«Molti di noi hanno assistito alle temperature eccezionalmente calde di fine anno. Sebbene il mese di gennaio 2023 sia stato un fenomeno eccezionale, queste temperature estreme rappresentano un segnale tangibile degli effetti del cambiamento climatico per molte regioni e possono essere intese come un ulteriore avvertimento di futuri eventi estremi. È indispensabile che le parti interessate a livello globale e regionale agiscano rapidamente per mitigare l’aumento delle temperature globali», osserva nel merito Samantha Burgess, vicedirettore del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus.