A certificarlo è il Lamma nel suo ultimo report

Clima, l’estate più anomala è stata la più tipica degli ultimi 30 anni!

Non si sono mai registrate in Toscana ondata di calore di lunga durata, ovvero almeno 7 giorni consecutivi molto sopra la media

[23 Settembre 2020]

L’estate anomala del 2020, quella del Covid-19 e della crisi conseguente con l’ombra della seconda ondata alle porte, climaticamente a livello di temperature è stata invece – e un po’ a sorpresa – in linea con quelle degli ultimi 30 anni. A certificarlo è il Lamma, nel suo ultimo report, dove spiega: è percezione comune che l’estate appena conclusa “non sia stata calda come le ultime estati ed effettivamente non ha mostrato picchi di temperatura particolarmente anomali”.

Lo storico non mente: se partiamo dalla metà degli anni ’50, l’estate 2020 è risultata, mediamente, per le 4 località prese in esame (Firenze, Arezzo, Grosseto, Pisa), la dodicesima estate più calda, con un’anomalia di +0.5 °C rispetto al periodo 1981-2010 e +1.2 °C rispetto al periodo 1971-2000. Una estate quindi tipica degli ultimi 30 anni.
Splittando i mesi estivi, è stato un trimestre a trazione posteriore: il mese di giugno, piuttosto instabile e piovoso, ha chiuso con una anomalia debolmente negativa (-0,2 °C), quello di luglio con +0,4 °C, mentre il mese di agosto, il sesto mese di agosto più caldo dal 1955, con temperatura media più alta di 1,4 °C rispetto alla media, secondo la climatologia 1981-2010.

L’immagine nella foto mostra il grafico della classifica delle estati dal 1955 ad oggi, dalla più calda (2003) a quella più fresca (1978) e l’anomalia di temperatura media osservata sul territorio regionale. Andando sulle città monitorate, a Firenze  ci sono state due ondate di calore piuttosto brevi e non particolarmente intense, una a cavallo tra luglio e agosto, una nel mese di agosto ed un brevissimo episodio di caldo intenso alla fine dello stesso mese. La temperatura massima più alta registrata dalla stazione sinottica di Firenze Peretola è stata di 38,6 °C.

Ma la “freschezza” percepita un po’ da tutti in Toscana, deriva in parte dal fatto che – utilizzando la definizione di ondata di calore di Colacino e Conte (1998) che tiene conto sia della T minima che della T massima, – per il Lamma “non si sono registrate in Toscana ondata di calore di lunga durata, ovvero almeno 7 giorni consecutivi molto sopra la media. Mentre 2 sono state le ondate di calore di breve durata, ovvero periodo di da 3 a 6 giorni consecutivi molto sopra la media. I giorni con temperature “molto sopra la media” sono stati soltanto 14 giorni in tutto il trimestre estivo, la metà di quanto avvenuto nell’estate 2019 che ne fece registrare 30, come media dei 4 capoluoghi”.

Per quanto riguarda le precipitazioni, complessivamente 1 giorno di pioggia in più e circa 15% di surplus precipitativo (in deficit, però, il grossetano, le isole e gran parte della provincia di Firenze; ciò connesso alla natura delle piogge estive che presentano quantitativi e distribuzione spaziale disomogenea e irregolare). È piovuto molto a giugno, non è piovuto praticamente mai a luglio. Ad agosto è caduta più pioggia del normale ma tutta concentrata in 2-3 giorni.

Nei capoluoghi mediamente si registra un surplus del 25% (45% il surplus in quelli del nord, circa 20% di pioggia in più al centro e 30% di deficit a Grosseto). Le 3 figure seguenti mostrano, rispettivamente, l’andamento delle piogge osservate nei capoluoghi nel periodo 1955-2020, i deficit/surplus osservati nei capoluoghi nell’estate 2020, la percentuale di pioggia caduta su tutto il territorio regionale rispetto al normale.