Clima, le emissioni italiane di gas serra sono cresciute anche quest’anno

Ispra: «Nel 2022 le emissioni sul territorio nazionale sono aumentate dello 0,9% rispetto al 2021»

[20 Dicembre 2022]

Guardando ai dati preliminari disponibili per il 2022, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha aggiornato i dati sugli sforzi italiani contro la crisi climatica in corso: nel 2022 le emissioni di gas serra sul territorio nazionale «sono aumentate dello 0,9% rispetto al 2021», peggiorando dunque il già magro trend di decarbonizzazione.

L’Ispra motiva questo dato «come conseguenza da una parte della ripresa delle attività economiche e dall’altra del contenimento dei consumi di gas naturale», che – anziché fare leva prevalentemente sulle energie rinnovabili – ha aumentato i consumi del più climalterante tra i combustibili fossili, il carbone.

Più nel dettaglio, Ispra prevede per l’anno in corso un incremento delle emissioni per produzione di energia (3,9%) e trasporti (6,2%), con l’industria in calo (-5,5%) e nessuno scostamento di rilievo rispetto al 2021 per agricoltura e gestione rifiuti.

L’Istituto presenta comunque il bicchiere mezzo pieno, spiegando che quest’anno le emissioni di CO2eq sono cresciute sì dello 0,9%, ma a fronte di un incremento del Prodotto interno lordo nazionale pari al 2,6%.

Si tratta dunque di un caso di disaccoppiamento relativo, dove la pressione sull’ambiente cresce più lentamente del Pil, ma non è qualcosa cui il clima presti grande attenzione.

In Italia le emissioni di gas serra nazionali sono diminuite “solo” del 19,4% dal 1990 al 2019, contro il -24% conquistato a livello Ue – anche se sono chiamate a traguardare l’obiettivo del -55% al 2030 –, con gli eventi meteo estremi nazionali cresciuti di 8 volte dal 2008 e un surriscaldamento del clima che corre a velocità più che doppia rispetto alla media globale.

Negli ultimi anni il nostro Paese ha rallentato moltissimo il taglio delle emissioni di gas serra (fra il 2014 e il 2021 si sono ridotte solo del 3%), e allo stesso modo tra il 2015 e il 2019 le fonti rinnovabili sono cresciute solo del 3% in Italia, a fronte di una media Ue del 13%.

Non va meglio quest’anno. I dati aggiornati da Terna a fine novembre certificano che «nei primi 11 mesi del 2022 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.668 MW. Tale valore è superiore di 1.573 MW (+144%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente», ma comunque molto distante dai 10.000 MW annui che l’Italia sarebbe chiamata ad installare per rispettare i target europei individuati dall’iniziativa RePowerEu.