Cambiamenti climatici: probabilmente sarà l’Antartide a causare un rapido innalzamento del livello del mare

A differenza dell’ultima epoca interglaciale, lo scioglimento dei ghiacciai avviene simultaneamente e più rapidamente in Antartide e Groenlandia

[7 Novembre 2019]

Lo studio  “Asynchronous Antarctic and Greenland ice-volume contributions to the last interglacial sea-level highstand”, pubblcato su Nature Communications da un team internazionale di ricercatori giudato da Eelco Rohling e Fiona Hibbert della Research school of Earth sciences dell’Australian National University

(ANU), ci avverte su cosa dobbiamo aspettarci dal cambiamento climatico causato dall’uomo: «Lo scioglimento dei ghiacci dall’Antartide determina un rapido ed elevato innalzamento del livello del mare».

I ricercatori hanno esaminato i dati storici e nuovi dell’ultimo periodo interglaciale, che ha avuto luogo tra 125.000 e 118.000 anni fa e che ha visto il livello del mare salire fino a 10 metri sopra i livelli attuali.

All’ANU spiegano che «Gli interglaciali sono periodi con temperature globali più calde che possono durare migliaia di anni» e lo studio, pubblicato su Nature Communications  dimostra che allora «Il livello del mare saliva fino a 3 metri al secolo, in gran parte a causa dalla perdita di ghiaccio nella calotta glaciale antartica».

Rohling, ha fatto notare che «L’ultimo innalzamento del mare interglaciale era dovuto a instabilità climatiche naturali. Questi erano più piccoli e più lenti rispetto ai disturbi climatici odierni causati dall’uomo. Il nostro studio mostra chiaramente che l’Antartide, a lungo considerato un gigante addormentato quando si parla di innalzamento del livello del mare, è in effetti il player chiave. E sembra che possa cambiare per grandi ammontare su scale temporali che sono altamente rilevanti per la società e in modi che avrebbero profondi effetti sulle infrastrutture umane».

Lo studio mostra per la prima volta che la maggiore perdita ghiaccio avvenuta nell’ultimo periodo interglaciale sia stata in Antartide, seguita dalla Groenlandia e spiega che «La iniziale perdita di ghiaccio antartica è stata causata dal riscaldamento dell’Oceano Antartico all’inizio dell’interglaciale. Successivamente, l’acqua di fusione dell’Antartide ha causato cambiamenti nella circolazione oceanica globale che hanno provocato il riscaldamento polare settentrionale e la conseguente perdita di ghiaccio in Groenlandia».

La Hibbert, conclude. «Nell’attuale cambiamento climatico provocato dai gas serra , il rapido riscaldamento atmosferico e oceanico avviene contemporaneamente in entrambe le regioni polari. Questo provoca la perdita simultanea di ghiaccio in Antartide e Groenlandia. Ma ciò che è vitale da ricordare è che il disturbo climatico di oggi è maggiore e si sviluppa più velocemente di quello dell’ultimo periodo interglaciale. Di conseguenza, nei prossimi secoli potrebbero svilupparsi tassi di innalzamento del livello del mare che sono persino superiori a quelli riscontrati per il periodo interglaciale che abbiamo studiato».