Cambiamenti climatici e città costiere: progetto Ue mette in rete università ed enti locali

A Marina di Massa Living Lab di SCORE con i partner europei per una strategia condivisa

[6 Maggio 2022]

Nei giorni scorsi a Marina di Massa si è tenuta la prima tre giorni di Living Lab del progetto Horizon 2020 Smart Control of the Climate Resilience in European Coastal Cities (SCORE), al quale partecipa anche l’università di Pisa, che ha visto un confronto tra i partner del progetto ed enti pubblici, mondo scientifico e accademico e associazioni di cittadini, per trovare una strategia condivisa per aumentare la resilienza climatica delle città costiere europee a fronte di eventi meteorologici estremi. Massa è l’unica città italiana coinvolta insieme ad altre 9 realtà europee, tra cui Dublino, Lisbona, Barcellona e Danzica. Partecipano al progetto SCORE 28 partner di 12 nazioni, tra cui istituti universitari e di ricerca internazionali, come le irlandesi Atlantic Technological University, University College Dublin ed University College Cork, le Università di Alicante (Spagna) e di Danzica (Polonia), l’Istituto Tecnico Superiore di Lisbona (Portogallo) ed altri ancora. Per l’Italia presenti il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, il Consorzio Lamma (LAboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) della Regione Toscana, il CNR e un pool di aziende comprendente MBI di Pisa, Progecom di Carrara e RED di Pavia.

Filippo Giannetti, docente di telecomunicazioni al Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’università si Pisa, spiega che «L’obiettivo di SCORE è delineare una strategia globale attraverso misurazioni sul campo, studi scientifici mirati a una accurata modellizzazione delle aree di interesse ed interventi effettuati con un approccio ecosistemico (Ecosystem-Based Approach, EBA), fornendo anche una valutazione del loro impatto in termini ambientali e socio-economici. Le aree costiere e le città campione sono accomunate da problematiche simili: il periodico ripetersi di eventi metereologici estremi, l’erosione costiera, l’innalzamento del livello del mare, ma anche il dissesto idrogeologico e le frequenti alluvioni. Ciascuna area è oggetto di studi scientifici e costituisce un laboratorio partecipativo (Coastal City Living Lab). Si tratta di un innovativo concetto secondo cui l’approccio all’attività di ricerca viene incentrato sull’utente e sull’ecosistema che opera in un contesto territoriale, integrando processi d’innovazione e di ricerca in una partnership che metta allo stesso tavolo singoli cittadini, associazioni, istituzioni pubbliche ed operatori economici privati».

Quello di Marina di Massa è stato il primo Living Lab del progetto, uno dei primi in Italia, e come ha sottolineato l’assessore all’ambiente del Comune di Massa Paolo Balloni, intervenuto a portare il saluto della città. «E’ un ulteriore motivo di orgoglio per l’Amministrazione comunale di Massa, insieme al fatto di essere l’unica città italiana a partecipare a questo progetto finanziato dall’Unione Europea sui fondi Horizon 2020».

L’obiettivo di questa prima serie di workshop, che si ripeteranno nel prossimo triennio, è proprio quello di affiancare i contenuti scientifici e progettuali di SCORE con le istanze che provengono dalla società civile della realtà massese. Una sorta di “gamba” partecipativa del progetto che, nelle intenzioni del coordinamento tecnico-scientifico di SCORE, dovranno servire a contribuire a focalizzare meglio le problematiche del territorio sul versante degli eventi climatici estremi (erosione costiera, alluvioni, frane, ecc.) e, parallelamente, a irrobustire gli output, cioè i risultati progettuali che cominceranno a emergere nel secondo biennio di attività.