La Banca mondiale e il diluvio universale prossimo venturo: «Impreparati ai rischi futuri»

Cambiamenti climatici e cattiva programmazione urbanistica le cause principali

[17 Maggio 2016]

Dal 18 maggio 700 esperti e opinion leader si riuniranno a Venezia in occasione del 2016 Understanding Risk Forum, organizzato dal Global Facility for Disaster Reduction and Recovery (GFDRR), per esaminare il ruolo fondamentale dei progressi tecnologici nella gestione del rischio di catastrofi, per presentare le ultime innovazioni, scambiarsi idee e stringere collaborazioni in materia di identificazione e valutazione dei rischi. Alla vigilia di questo appuntamento la  Banca Mondiale ha presentato Il nuovo rapporto “The Making of a Riskier Future: How Our Decisions are Shaping the Future of Disaster Risk” che avverte che «Il mondo è mal preparato per un aumento crescente nei disastri, stimolato dai cambiamenti climatici, all’aumento della popolazione e all’aumento della vulnerabilità delle persone nelle grandi città e nelle abitazioni non pianificate»

Il rapporto della Banca Mondiale dice che c’è bisogno di «un approccio radicalmente nuovo alla valutazione dei rischi, che tenga conto cambiamenti estremamente rapidi nel rischio di disastro globale».  Da decenni i danni totali annuali provocati dai disastri sono in aumento  e i modelli mostrano che la crescita della popolazione e la rapida urbanizzazione potrebbe mettere a rischio di inondazioni fluviali e costiere  1,3 miliardi di persone e un patrimonio da 158 miliardi di dollari di asset.

John Roome, senior director per i cambiamenti climatici del Gruppo della Banca Mondiale, sottolinea che «I cambiamenti climatici e l’aumento del numero delle persone nelle aree urbane stanno rapidamente spingendo al rialzo i rischi futuri, c’è un pericolo reale e il mondo è  tristemente impreparato a quello che ci aspetta. Se non cambiamo il nostro approccio alla pianificazione futura per le città e le zone costiere che tenga conto dei  potenziali disastri, corriamo il rischio reale di un blocco nelle decisioni che porterà ad aumenti drastici delle perdite future».

Il rapporto cita studi e casi di tutto il mondo  che dimostrano che le città costiere densamente popolate stanno “affondando” e questo, insieme all’innalzamento del livello dei mari, potrebbe far aumentare i danni annuali in 136 città costiere fino a 6 miliardi di dollari nel 2010 e a 1.000 miliardi di dollari nel 2070.

Per esempio, in Indonesia, nei prossimi 30 anni i rischi di alluvioni fluviali potrebbero aumentare del 166% a causa di rapida espansione delle aree urbane, mentre il rischio di inondazioni costieri nel grande arcipelago asiatico potrebbe aumentare del 445 %. A causa dell’ espansione edilizia non pianificata,  nella capitake del Nepal a Kathmandu iIl  rischio sismico è destinato ad aumentare del 50%  entro il 2045.

La Banca Mondiale è convinta che alla base di una  gestione efficace del rischio di catastrofi c’è un’informazione sui rischi affidabile e accessibile e per questo, insieme al GFDRR, sta per lanciare ThinkHazard!, la prima piattaforma open-source per fornire informazioni sui pericoli e raccomandazioni su come ridurre il rischio per 8 disastri naturali, tra cui terremoti, inondazioni, tsunami e cicloni, in 196 Paesi.

Francis Ghesquiere, che dirige il GFDRR, spiega che «Con la promozione di politiche che riducono il rischio e azioni che evitando il rischio cresca siamo in grado di influenzare positivamente l’ambiente del rischio futuro. I driver del rischio futuro sono sotto il controllo dei decision makers di oggi che devono cogliere l’attimo»