L’ecologista Leu prima firmataria della mozione 1-00181, che approderà in Aula lunedì

Arriva in Parlamento una mozione per dichiarare anche in Italia l’emergenza climatica

Muroni: «Se il governo vuole dare risposte adeguate a questa sfida, è arrivato il momento di agire». Tagli ai sussidi dannosi per l’ambiente, rimodulazione dell’Iva, piano d’investimenti decennale e una carbon tax europea i punti cardine

[22 Novembre 2019]

Venezia invasa dall’acqua alta per giorni, fiumi di mezza Italia sorvegliati speciali, valli isolate e territori flagellati da nubifragi e venti intensi lungo tutto lo Stivale. Non è una semplice ondata di maltempo, siamo in piena emergenza climatica. L’aumento di frequenza e intensità dei fenomeni meteorologi estremi è uno dei sintomi più chiari dei mutamenti climatici in atto.

Se il governo vuole dare risposte adeguate a questa sfida, come chiedono i giovani dei climate strike, è arrivato il momento di agire. A partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza climatica e da una finanziaria green, che inizi a tagliare i sussidi dannosi per l’ambiente (SAD), ad alzare i canoni di concessione per i beni pubblici, a rimodulare l’Iva premiando i prodotti a minor impatto ambientale. Ed è proprio quanto sollecita la mozione che ho depositato alla Camera per dichiarare anche l’Italia in emergenza climatica.

L’atto approderà in Aula lunedì 25 e impegna il governo ad accelerare la transizione energetica per ridurre le emissioni in tutti i settori e arrivare al 100% di rinnovabili al 2050. La mozione chiede un Green new deal che porti alla conversione ecologica dell’economia e si finanzi con le risorse recuperate dai SAD e dalla fiscalità verde. In sostanza impegna il governo a un piano di investimenti decennale che coinvolga i principali settori produttivi e preveda programmi nazionali per la messa in sicurezza del territorio, la mitigazione del rischio e l’adattamento al climate change, per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza statica degli edifici, per la riqualificazione delle produzioni ad elevato impatto ambientale e per la mobilità sostenibile. L’esecutivo dovrà lavorare anche all’istituzione di una carbon-tax europea. Perché non c’è un pianeta B.

di Rossella Muroni, deputata Leu