Affrontare congiuntamente inquinamento atmosferico e cambiamento climatico per ridurre gli impatti su economia e salute

Riduce i costi della mitigazione climatica senza aumentare la disuguaglianza e aumenta il benessere globale

[7 Gennaio 2022]

Il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico sono due importanti problemi della società. L’inquinamento atmosferico è responsabile di milioni di morti in tutto il mondo e di perdite di raccolti ogni anno. Sia il cambiamento climatico che l’inquinamento atmosferico condividono un’origine comune – la combustione di carburante – che una soluzione comune – una transizione energetica pulita ed equa. Ma quali interventi politici e tecnologici dovrebbero essere messi in atto, e quando?»

E’ a questa domanda che punta a rispondere lo studio “Internalising health-economic impacts of air pollution into climate policy: a global modelling study” pubblicato su su The Lancet Planetary Health da Lara Aleluia Reis, Laurent Drouet e Massimo Tavoni del RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE) del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), evidenziando che «La loro complessa interazione richiede un quadro di valutazione avanzato in grado di supportare il processo decisionale».

Valutazioni precedenti hanno esaminato i co-benefici delle politiche climatiche per l’inquinamento atmosferico, ma poche hanno ottimizzato i benefici dell’inquinamento atmosferico. Il nuovo studio traccia un quadro di modellizzazione che comprende gli impatti economici dell’inquinamento atmosferico sulla mortalità umana, prendendo in considerazione i vincoli climatici e il feedback degli aerosol.

Secondo il CMCC, «I risultati dimostrano come le strategie di massimizzazione del welfare che tengono conto dei benefici dell’inquinamento atmosferico generino notevoli benefici per la salute, evitando 1,62 milioni di morti premature annue entro la metà del secolo, una cifra che è tre volte maggiore dei co-benefici delle politiche climatiche».

La Reis spiega che «Questo studio sviluppa e mette a punto un sistema di modellistica integrato costi-benefici qualità dell’aria-clima. Abbiamo evidenziato come i benefici per la salute degli interventi ottimizzati per l’inquinamento atmosferico siano maggiori di quelli delle sole strategie di mitigazione climatica, e in caso di un ritardo nell’azione climatica siano essenziali per tenere bassi i livelli di mortalità. La riduzione dell’inquinamento atmosferico è principalmente conseguita grazie all’impiego di tecnologie di fine ciclo, ovvero di sistemi di abbattimento a valle del processo produttivo (end-of-pipe, EOP), soprattutto nella prima metà del secolo e in assenza di politiche climatiche. Questi risultati mettono in luce l’importanza di queste tecnologie e processi, soprattutto nella prima metà del XXI secolo. Il nostro lavoro rappresenta pertanto il primo studio globale in grado di ottimizzare gli investimenti strutturali e di fine ciclo per mitigare l’inquinamento dell’aria e allo stesso tempo conseguire gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per contenere le temperature globali al di sotto di 1,5° C e 2° C».

I ricercatori hanno proposto un quadro completo di modellizzazione dell’ottimizzazione che «Interiorizza gli impatti dell’inquinamento atmosferico sulla mortalità umana nell’ottimizzazione delle politiche climatiche e tiene conto delle riduzioni degli aerosol derivanti dalle politiche sull’inquinamento atmosferico», poi hanno analizzato una vasta serie di scenari che hanno diverse baselines per il controllo dell’inquinamento atmosferico, diverse ipotesi su come valutare economicamente la salute e su quanto in profondità e velocemente si svilupperanno le politiche climatiche internazionali, consentendo loro di affrontare le incertezze sulle loro ipotesi e di identificare conclusioni solide.
Secondo il CMCC, «I risultati dello studio forniscono quindi la prova della necessità di affrontare congiuntamente l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico. Sono necessari controlli sulla qualità dell’aria anche se sono in atto ambiziose politiche di decarbonizzazione».

La Reis.  Conclude: «I risultati mettono in luce la necessità di affrontare in maniera congiunta inquinamento dell’aria e cambiamenti climatici. In particolare, appare cruciale un costante monitoraggio della qualità dell’aria anche qualora siano messe in atto ambiziose politiche di decarbonizzazione. Le strategie per combattere l’inquinamento atmosferico e salvare vite non mettono a rischio la lotta ai cambiamenti climatici. Al contrario, la nostra ricerca mette in luce come welfare regionale e globale aumentino quando gli impatti dell’inquinamento sono presi in considerazione, senza alcuna ripercussione negativa per la disuguaglianza globale. La pianificazione di politiche economicamente integrate, che generino contemporaneamente aria più pulita e meno riscaldamento globale, aumenta il benessere globale, facilitando inoltre l’economia politica di una transizione energetica sostenibile nei principali Paesi e regioni di emissione».