Arctic30, continua il calvario russo. Greenpeace: «Nessuna amnistia da Putin»

[11 Dicembre 2013]

L’attuale testo della proposta di amnistia presentato dal Presidente Vladimir Putin, in attesa del voto della Duma, non sembra beneficiare gli Arctic30. A godere dell’amnistia sarebbero solo coloro che sono già stati condannati per vandalismo oppure le persone sotto processo per questo reato o che vi saranno condannate nei prossimi sei mesi. Gli Artcic30 non ricadono in nessuna di queste categorie.

«La Duma dovrebbe inserire un emendamento e prevedere che l’amnistia includa anche coloro che sono accusati di vandalismo, anche se il loro processo non è stato ancora calendarizzato», spiega Daniel Simons, avvocato di Greenpeace International. «In questo modo gli Arctic30 tornerebbero a casa. Attualmente su di loro pende ancora la possibilità di un processo e di anni di carcere per un reato che non hanno commesso. Le accuse contro di loro dovrebbero cadere, naturalmente, ma se il caso si chiudesse con un’amnistia sarebbe comunque una buona notizia per 30 persone che hanno già passato due mesi in carcere per difendere i loro ideali».

L’amnistia dovrebbe coincidere con il ventesimo anniversario dell’adozione della Costituzione russa che cade domani, 12 dicembre. La prima seduta della Duma per discutere della proposta del Presidente Putin è prevista invece il 17 dicembre.

di Greenpeace