Attesi 9 dirigenti e 54 operatori del comparto

Arpat torna ad assumere, quest’anno ci sono 63 posti di lavoro da coprire

Ad inizio sia del 2021 che del 2022 previsti nuovi aggiornamenti per «ulteriori nuove assunzioni che sicuramente saranno necessarie» a fronte dei pensionamenti previsti

[31 Luglio 2020]

Nuovi posti di lavoro all’Arpat, l’Agenzia regionale che compie ogni giorno un lavoro essenziale (e imparziale) per a protezione ambientale della Toscana: con decreto del direttore generale è stato infatti adottato il “Piano triennale dei fabbisogni di personale (Ptfp) per il triennio 2020-2022” che definisce le assunzioni che si effettueranno quest’anno e i due anni prossimi.

Nel 2020 Arpat prevede di assumere 9 dirigenti e 54 operatori del comparto, con un organico atteso di 662 dipendenti, 62 dirigenti e 600 operatori del comparto: le assunzioni dei dirigenti riguardano 3 ingegneri, 2 chimici, 1 analista informatico e 3 dirigenti ambientali, mentre quelle del comparto interessano per 15 unità il ruolo sanitario, 34 il ruolo tecnico e 5 quello amministrativo.

Già decisa in gran parte la destinazione del personale del comparto: 23 persone andranno nei dipartimenti territoriali che si occupano di controllo ambientale e supporto tecnico-scientifico, 10 saranno invece destinate ai laboratori e 14 alle varie strutture specialistiche di area vasta (qualità dell’aria, mare, geotermia, ecc).

«Il piano attuale – concludono da Arpat –  prevede complessivamente 72 assunzioni (comprese 5 progressioni interne). Le assunzioni continueranno sia nel 2021 che nel 2022, al di là delle 4 già previste per quegli anni. Ad inizio sia del 2021 che del 2022, la Direzione adotterà aggiornamenti del Piano triennale, stabilendo, secondo le norme allora vigenti, le ulteriori nuove assunzioni che sicuramente saranno necessarie alla luce delle cessazioni dal servizio per quiescenza  previste per i prossimi due anni».