Arpat, deposito incontrollato di rifiuti pericolosi a Volterra [FOTOGALLERY]

[8 Agosto 2014]

Nello scorso mese di marzo, una pattuglia del Commissariato di P.S. di Volterra, durante il servizio di controllo del territorio notava, sul retro di un capannone industriale posto nel Comune di Volterra, la presenza di una notevole quantità di rifiuti abbandonati e provvedeva alla relativa segnalazione al Dipartimento Arpat di Pisa al fine di programmare un sopralluogo congiunto.

Nei mesi successivi sono stati condotti, dai Tecnici del Dipartimento Arpat di Pisa congiuntamente con personale del Commissariato di P.S. di Volterra, alcuni sopralluoghi che hanno fatto emergere violazioni penalmente rilevanti in materia di gestione rifiuti e di emissioni in atmosfera a carico sia della ditta al momento operante nell’edificio, sia della ditta precedentemente in essere e che aveva cessato l’attività nel 2013.

Gli accertamenti hanno evidenziato la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi consistenti in: n.35 Big-Bags (da circa 1 mc) contenenti in parte bidoni schiacciati ed in parte polveri di carteggiatura e filtri assorbenti; n.27 pancali da circa 36 bidoni ciascuno contenenti fanghi di vernici esauste; n.6 bidoni in metallo contenenti solventi esausti liquidi ed altri bidoni in metallo vuoti. E’ stata inoltre accertata una non corretta tenuta dei formulari di identificazione dei rifiuti pericolosi oltre ad una violazione di diverse prescrizioni autorizzative in materia di emissioni in atmosfera e, per quanto riguarda la ditta attualmente operante, la presenza di emissioni atmosferiche non autorizzate.

A conclusione dell’attività ispettiva è stata data informazione di quanto accertato all’Autorià Giudiziaria e sono state informate le Amministrazioni competenti per l’attivazione delle procedure previste dalla vigente normativa,  finalizzate alla rimozione dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi, oltre alla regolarizzazione degli atti autorizzativi per quanto attiene alle “emissioni in atmosfera”.

di Arpat