Riceviamo e pubblichiamo

Wwf, dalla Regione Toscana via libera alla caccia senza rispettare le indicazioni del mondo scientifico

«Si contravviene a quasi tutte le indicazioni dell’Ispra su periodi e carnieri per le singole specie»

[20 Luglio 2022]

La Regione Toscana ha approvato il nuovo calendario venatorio per la stagione 2022-2023. Ancora una volta però a guidare le scelte della Regione Toscana non sono state le indicazioni del mondo scientifico, ma le richieste, sempre più insostenibili e inaccettabili, del mondo venatorio.

È così che si continua a prevedere l’apertura generale alla terza domenica di settembre, quando l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra) chiede che sia posticipata almeno all’1 ottobre. E addirittura si continua a parlare anche di apertura anticipata ai primi di settembre (da meglio definire e confermare con un secondo provvedimento), tipologia di caccia estremamente dannosa sempre e ancor più quest’anno, quando si arriverà a fine estate dopo una siccità gravissima, che sta riducendo allo stremo la nostra fauna e la nostra flora.

E così si contravviene a quasi tutte le indicazioni dell’Ispra su periodi e carnieri per le singole specie. Per esempio per i turdidi la caccia dovrebbe essere concessa non oltre il 10 gennaio e per anatidi, limicoli e uccelli in genere legati alle zone umide non oltre il 20 gennaio, per la beccaccia dovrebbe chiudere il 31 dicembre, mentre in Toscana si sparerà a tutte queste specie fino alla fine del mese di gennaio.

Addirittura si sparerà a specie che secondo il mondo scientifico, come attestato dal parere Ispra, dovrebbero essere completamente escluse dal prelievo venatorio, come il combattente e la tortora selvatica.

Inoltre si sente già girare la voce che al calendario, come l’anno scorso, seguiranno due delibere separate per concedere di nuovo la caccia anche a moriglione e pavoncella, specie che da anni la comunità europea e lo stesso ministero italiano chiedono di tutelare, per il loro stato di declino, tanto che sono tre anni che il prelievo di queste specie viene sospeso dal Tar a seguito di ricorso del Wwf e di altre associazioni ambientaliste.

Se si arrivasse alla quarta approvazione di un provvedimento palesemente illegittimo sarebbe davvero scandaloso. Ancora una volta la fauna selvatica, sotto la regia dell’Assessore alla caccia di turno, in questo caso l’assessore Saccardi, viene usata come merce di scambio per i voti dei cacciatori. Solo una parola: vergogna.

di Roberto Marini* e Guido Scoccianti**

*delegato regionale del Wwf per la Toscana

**referente Caccia