Wwf: ascoltare il potente messaggio di Papa Francesco per porre fine alla insensata guerra al Creato

M5S: un appello che dovrebbe scuotere il governo. Verdi/Sinistra Italiana: sessione del Parlamento a Camere riunite per discutere di contrasto alla crisi climatica e rischio idrogeologico

[26 Maggio 2023]

Da organizzazione laica, che comprende persone di tutte le fedi e convincimenti, il Wwf raccoglie e rilancia l’appello che «Con parole potenti, esplicite, molto poetiche e a tratti commoventi, Papa Francesco ha rivolto nel suo messaggio per la celebrazione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, che si celebrerà il 1 settembre. Uno spunto per la riflessione e la preghiera dei credenti, ma anche un vero e proprio piano d’azione per tutte le persone di buona volontà. Per il Papa, “un approccio d’insieme richiede di praticare il rispetto ecologico su quattro vie: verso Dio, verso i nostri simili di oggi e di domani, verso tutta la natura e verso noi stessi”».

L’associazione ambienta lista evidenzia che  «Papa Bergoglio, tra l’altro, invita a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato, mettendo in particolare l’accento sul fatto che “l’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità” e condanna esplicitamente le “industrie predatorie” che “stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali”».

E il Papa ricorda che «Possiamo e dobbiamo evitare che si verifichino le conseguenze peggiori».  Il Wwf ricorda che «L’agenda che Papa Francesco detta ai credenti parte dalla “Conversione ecologica”, cara anche a Papa Giovanni Paolo II, pentendosi dei “peccati ecologici” e abbracciando le scelte positive. Ma il Papa non dimentica certo le politiche pubbliche, e dopo aver richiamato il “debito ecologico” dei paesi di più antica industrializzazione,  Francesco sottolinea che i leader mondiali presenti al vertice COP28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre di quest’anno, devono ascoltare la scienza e iniziare una transizione rapida ed equa per porre fine all’era dei combustibili fossili. “E’ un controsenso consentire la continua esplorazione ed espansione delle infrastrutture per i combustibili fossili. Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Faccio appello a tutte le persone di buona volontà affinché agiscano in base a questi orientamenti sulla società e sulla natura”».

L’intervento del Papa è piaciuto molto anche ai i deputati deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione ambiente della Camera – Ilaria Fontana, Patty L’Abbate, Daniela Morfino e Agostino Santillo – che in una nota congiunta sottolineano che «Le parole di Papa Francesco sono oltremodo forti: la comunità internazionale deve smetterla di fare “la guerra al creato” e mettere il rispetto alla tutela in cima alla lista degli obiettivi da perseguire, rimodellando le politiche pubbliche e produttive e abbandonando combustibili fossili e l’espansione illimitata delle infrastrutture».

Secondo il deputati del M5S, quello del Papa è «Un appello che dovrebbe scuotere le coscienze, a partire da quelle – se ci sono – del governo italiano, i cui esponenti dovrebbero dismettere questo approccio all’insegna del fastidio nei confronti dell’emergenza climatica. La cronaca di questi giorni di spunti ne offre, e bisogna piantarla di considerare oltranzista ideologico chiunque parli di transizione ecologica. Abbandono degli idrocarburi e sviluppo delle rinnovabili, nuova spinta al riciclo e al riuso in tema di rifiuti, riconversione dei modelli produttivi, trasporti a basso impatto, tutela della biodiversità, stop alla cementificazione forsennata: l’elenco delle cose da cambiare è sterminato. Questo governo invece aumenta i sussidi ambientalmente dannosi e ci propina trivelle, spot al nucleare, inceneritori, caccia nei parchi protetti, consumo di suolo indiscriminato e guerra totale alla mobilità elettrica e all’efficientamento energetico degli edifici. Ciliegina sulla torta, riesuma imponenti e fantasiose opere come il ponte sullo Stretto, il cui impatto sull’ambiente è potenzialmente terrificante. Meloni, Salvini e banda ascoltino Papa Francesco, la smettano con le politiche di mezzo secolo fa e sintonizzino le lancette dell’orologio al terzo millennio, che il tempo sta per scadere».

Intanto, Angelo Bonelli, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Italiana, evidenzia la differenza tra quanto chiede il Papa e quanto fa e dice il governo di destra: «Le immagini di Brescia causate dalla pioggia intensa di queste ore, ci ripropongono quello che abbiamo visto in Romagna alcuni giorni fa e sono drammatiche ma non sono le prime e purtroppo non saranno le ultime. In questi giorni la destra al Governo, e non solo, attacca gli ambientalisti, affermando che la responsabilità di quanto avvenuto sarebbe dei Verdi e delle nutrie, non di chi ha autorizzato il cemento nelle aree alluvionali, interrato canali e negato il cambiamento climatico. Tutto ciò’ è semplicemente inaccettabile e fuori dalla realtà. Mentre l’Italia sta subendo una crisi climatica drammatica, con la Romagna nel fango, alla quale si unisce Brescia e prima ancora le Marche, Salvini festeggia per la conversione del decreto Ponte sullo Stretto con il quale vengono sperperati 15 miliardi di euro che dovevano essere investiti per rispondere all’emergenza e per la messa in sicurezza della penisola. Per questo, chiediamo una sessione del Parlamento a Camere riunite con la Presidente Meloni, per discutere provvedimenti non solo riguardo all’emergenza ma per contrastare la crisi climatica e attuare politiche per la messa in sicurezza dei territori dal rischio idrogeologico».