In Tunisia ha già impattato in modo rilevante su risorse ittiche e pesca locale
Una nuova specie aliena è arrivata nelle acque di Lampedusa (VIDEO)
Si tratta di un granchio molto aggressivo e vorace, che può colonizzare i mari sino a 60 metri di profondità
[27 Novembre 2019]
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha lanciato l’allerta per l’arrivo di una nuova specie aliena nelle acque di Lampedusa: il granchio blu del Mar Rosso (Portunus segnis). La sua presenza è stata validata dall’Ispra dopo essere stata accertata dal personale dell’Area marina protetta Isole Pelagie, in collaborazione con alcuni pescatori locali; da queste prime segnalazioni molte altre sono arrivate da singoli subacquei e da Legambiente, senza contare quelle condivise tramite il gruppo Facebook Oddfish.
Entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, il granchio blu del Mar Rosso ha un altissimo potenziale riproduttivo e si presenta come una specie aliena «altamente invasiva». Si tratta infatti di «un granchio molto aggressivo ed un vorace predatore di pesci, molluschi e crostacei. Può raggiungere grandi dimensioni e colonizzare i mari sino a 60 metri di profondità». Per l’Ispra rappresenta una specie da tenere sott’occhio, in quanto «recentemente è esploso demograficamente nel sud della Tunisia, con ingenti impatti sulle risorse ittiche e sulle attività di pesca locali. Unico aspetto positivo è quello alimentare: la specie ha carni molto apprezzate e costituisce una nuova risorsa di elevato valore commerciale».
Questa nuova scoperta conferma intanto le isole Pelagie come uno dei più importanti avamposti per il monitoraggio delle invasioni biologiche marine mediterranee, di particolare rilevanza in quanto le specie aliene invasive costituiscono una delle principali minacce alla biodiversità. Anche per questo Ispra invita le categorie maggiormente interessate – come pescatori professionali e sportivi, subacquei, consumatori e chiunque catturi o avvisti un granchio blu – a fotografare l’esemplare e segnalare l’osservazione all’indirizzo alien@isprambiente.it o tramite il gruppo Facebook ‘Oddfish’.