La Commissione Ue potenzia l'azione a favore degli impollinatori

Un nuovo patto europeo per gli impollinatori: sicurezza alimentare e resilienza degli ecosistemi

Intanto il governo del Regno Unito autorizza un pesticida contro il parere dei suoi stessi consulenti

[25 Gennaio 2023]

Rivedendo l’iniziativa UE del 2018, la  Commissione europea ha presentato  la comunicazione “Un nuovo patto per gli impollinatori” per porre un freno all’allarmante declino degli insetti impollinatori selvatici in Europa.

La Commissione Ue ricorda che «Una parte sempre maggiore dell’opinione pubblica chiede un’azione risoluta per contrastare la perdita di impollinatori, come testimonia il successo dell’iniziativa dei cittadini europei “Salviamo api e agricoltori!” La nuova versione dell’iniziativa definisce le azioni che l’Ue e gli Stati membri devono intraprendere per invertire il declino degli impollinatori entro il 2030: ad oggi, infatti, una specie su tre di api, farfalle e sirfidi sta scomparendo. Questa iniziativa integra la proposta di normativa sul ripristino della natura presentata dalla Commissione nel giugno 2022 ed è un elemento cardine della strategia sulla biodiversità per il 2030, della strategia “dal produttore al consumatore” e del Green Deal europeo».

La versione rivista dell’iniziativa a favore degli impollinatori stabilisce una serie di obiettivi per il 2030 e di azioni individuando tre priorità, prima fra tutte quella di migliorare la conservazione degli impollinatori e affrontare le cause del loro declino. Quest’obiettivo sarà perseguito: «Migliorando la conservazione delle specie e degli habitat. Ad esempio la Commissione metterà a punto i piani di conservazione per le specie di impollinatori minacciate, individuerà gli impollinatori tipici degli habitat protetti dalla direttiva Habitat che gli Stati membri dovrebbero tutelare e insieme agli Stati membri progetterà una rete di corridoi ecologici per gli impollinatori, o “Buzz Lines”; ripristinando gli habitat degli impollinatori nei paesaggi agricoli, in particolare attraverso un maggiore sostegno all’agricoltura rispettosa di questi insetti nell’ambito della politica agricola comune; attenuando l’impatto dei pesticidi sugli impollinatori, per esempio introducendo l’obbligo giuridico di attuare la difesa integrata, o metodi di prova supplementari per determinare la tossicità dei pesticidi per gli impollinatori, compresi gli effetti subletali e cronici. Poiché l’uso eccessivo dei pesticidi è una delle principali cause della perdita di impollinatori, sarà fondamentale ridurre il rischio e l’impiego di questi prodotti, come indicato nella proposta della Commissione sull’uso sostenibile dei pesticidi; migliorando gli habitat degli impollinatori nelle zone urbane; affrontando gli effetti negativi che hanno su di essi i cambiamenti climatici, le specie esotiche invasive e altre minacce, come i biocidi e l’inquinamento luminoso».

Come seconda priorità, l’iniziativa si concentrerà su come migliorare le conoscenze sul declino degli impollinatori e sulle relative cause e conseguenze. Tra i possibili interventi figurano l’istituzione di un sistema di monitoraggio globale, il sostegno alle attività di ricerca e valutazione, per esempio mappando entro il 2025 le aree principali con impollinatori, e azioni mirate a promuovere lo sviluppo di capacità e la diffusione delle conoscenze.

La terza priorità è quella di mobilitare la società e promuovere la pianificazione e la cooperazione strategiche. La Commissione sosterrà gli Stati membri nell’elaborare strategie nazionali a favore degli impollinatori. La Commissione e gli Stati membri aiuteranno inoltre i cittadini e le imprese ad agire, per esempio sensibilizzando l’opinione pubblica e promuovendo la scienza dei cittadini.

La Commissione Ue «Invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare le nuove azioni e a impegnarsi attivamente nella loro attuazione, in stretta collaborazione con l’insieme dei portatori d’interessi. Le nuove azioni integreranno i futuri piani nazionali di ripristino (previsti dalla proposta di normativa sul ripristino della natura), in cui gli Stati membri individueranno le misure da adottare per centrare l’obiettivo giuridicamente vincolante di invertire la diminuzione delle popolazioni di impollinatori entro il 2030».

Entro quest’anno la Commissione Ue risponderà all’iniziativa dei cittadini “Salviamo api e agricoltori!” con un’apposita comunicazione. 

La comunicazione della Commissione europea arriva a poche ore dall’annuncio del governo conservatore del Regno Unito della concessione dell’autorizzazione d’urgenza il  pesticida neonicotinoide thiamethoxam da utilizzare sui semi di barbabietola da zucchero per proteggere il raccolto da un virus particolarmente dannoso diffuso dagli afidi. L’autorizzazione è stata concessa contro il parere dell’ UK Expert Committee on Pesticides (ECP) che aveva detto al governo che  «Alla luce della valutazione del rischio condotta, potrebbero verificarsi una riduzione della sopravvivenza delle api mellifere e impatti sulla capacità di volo di ritorno (che influenza anche la sopravvivenza delle bottinatrici)».

Anche un altro ente di consulenza governativo, l’Health and Safety Executive (HSE) aveva ammonito: «I rischi posti alle api che si nutrono del polline e del nettare delle colture in fiore piantate nei campi dopo che la barbabietola da zucchero viene trattata rappresenta una potenziale preoccupazione (…) Ci sono prove chiare e abbondanti che questi neonicotinoidi sono dannosi per specie diverse da quelle che dovrebbero controllare, e in particolare per gli impollinatori, comprese le api».

Sandra Bell di Friends of the Earth Uk, conclude: «Questa decisione è incredibilmente sfacciata. Il governo è andato direttamente contro il parere dei propri consulenti scientifici con conseguenze potenzialmente devastanti per le api e altri impollinatori vitali. La salute di tutti noi e del pianeta dipende dalla loro sopravvivenza. Il governo deve adempiere al suo dovere di proteggere la fauna selvatica e tenere i pesticidi lontani dai nostri raccolti per sempre».