Un futuro sostenibile per tutti è possibile solo con la «Determinazione ad agire insieme in solidarietà»
Guterres: «Tornare ai quadri e ai sistemi che hanno dato origine a questa crisi è impensabile»
[7 Luglio 2020]
Intervenendo in occasione dell’ High-Level Political Forum (HLPF), la piattaforma Onu per il controllo dell’attuazione e la revisione dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che inizia oggi e si conclude con un meeting ministeriale di tre giorni dal 14 al 16 luglio, la vicepresidente dell’Economic and Social Council (Ecosoc) dell’Onu, Mher Margaryan, ha ricordato che «La visione delle Nazioni Unite per un futuro sostenibile per tutti dipenderà dalle nostre scelte politiche fatte oggi e dalla nostra determinazione ad agire insieme in solidarietà».
L’ HLPF è stato convocato per discutere della ripresa economica post-pandemia di Covid-19 e la Margaryan al segmento sull’integrazione preparatorio che si propone di aiutare a preparare le revisioni tematiche del Forum. Nel suo discorso di apertura, la Margaryan ha riconosciuto che «Il programma della conferenza è stato modificato alla luce della pandemia di Covid-19, per riflettere le nostre realtà odierne, con un focus sul superamento della crisi umana e sul “recupero migliore”».
Riprendendo i temi del recente rapporto “Progress towards the Sustainable Development Goals” realizzato per il segretario generale dell’Onu la vicepresidente Ecosoc ha sottolineato «L’importanza di un’azione collettiva per rispondere efficacemente a una crisi le cui implicazioni vanno al di là del settore sanitario con un impatto d su ognuno dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli SDG sono più importanti che mai per guidare i nostri sforzi per la ripresa e rendere i nostri Paesi e le nostre comunità più inclusivi, uguali e resilienti»
La Margaryan ha nominato 6 aree tematiche, identificate nel 2019 Global Sustainable Development Report, come base per la discussione per il raggiungimento dell’Agenda 2030: benessere e capacità umane; economie sostenibili e giuste; sistemi alimentari e schemi nutrizionali; decarbonizzazione energetica con accesso universale; sviluppo urbano e periurbano; beni ambientali globali.
In un videomessaggio, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha avvertito che «La pandemia di Covid-19 sta mettendo a nudo le disuguaglianze, come l’assistenza sanitaria inadeguata e le lacune nella protezione sociale; riporta indietro i progressi fatti su povertà e fame e colpisce in particolare i soggetti vulnerabili, come gruppi emarginati, donne e bambini. Le Nazioni Unite hanno chiesto un massiccio sostegno globale per i Paesi e gruppi vulnerabili. L’Onu sostiene la ricerca di un “vaccino popolare”, economico e accessibile a tutti e sta guidando gli sforzi verso la creazione di società più resistenti, inclusive e sostenibili. Tornare ai quadri e ai sistemi che hanno dato origine a questa crisi è impensabile».
Ma è proprio quello che stanno facendo diversi Paesi nel mondo e quel che chiede anche in Italia la neo e vetero destra che si ispira a Donald Trump e ai regimi illiberali dell’est Europa che a tutto pensano meno che ad agire insieme in solidarietà.