Turisti spagnoli cercano di rubare 13 kg di sabbia e ciottoli dell’Elba, fermati
Il Parco: «I tre sedicenti studenti valenciani sono stati assicurati alla giustizia e la sabbia è tornata al suo posto»
[30 Ottobre 2020]
Avevano nascosto nelle valigie 13 kg di sabbia e ciottoli incautamente prelevati dalle spiagge dell’isola d’Elba, ma una volta arrivati all’aeroporto di Pisa sono stati fermati dalla Guardia di Finanza, che insieme all’Agenzia delle Dogane ha segnalato il misfatto al Parco nazionale dell’arcipelago toscano, che informa: «I tre sedicenti studenti valenciani sono stati assicurati alla giustizia e la sabbia è tornata al suo posto».
O meglio, i campioni di sabbie e ciottoli sequestrati saranno riconsegnati dalla Guardia di Finanza all’Ente Parco ed esposti presso il Centro di educazione ambientale di Lacona, dove vengono proposte attività didattiche e divulgative relative alle tematiche degli arenili ed al ruolo degli ecosistemi dunali.
Nel frattempo il «ringrazia l’operato della Guardia di Finanzia di Pisa che ha sventato questa vera e propria aggressione nei confronti del patrimonio geologico e paesaggistico dell’Arcipelago toscano».
Come ricordano infatti dall’area protetta, il Codice della navigazione qualifica l’abusiva asportazione di sabbia e ciottoli dalle spiagge quale «reato di furto aggravato, sia in relazione alla destinazione della cosa (sabbia ovvero il bene demaniale) alla pubblica utilità, nonché per l’esposizione della stessa alla pubblica fede, causando un danno idrogeologico all’arenile pregiudicandone la fruibilità del lido marino (sottoposto a vincolo paesaggistico ed archeologico- patrimonio Unesco)».
Il furto di sabbia e ciottoli è una pratica «purtroppo molto diffusa tra i turisti balneari», che provoca però «un enorme danno all’ecosistema biologico e geologico, rischiando di modificare la dinamica costiera e compromettendo l’equilibrio degli arenili».
«Questa notizia di cronaca – chiudono dal Parco – dà l’opportunità all’Ente di informare, ancora chi non lo sapesse, che chi estrae abusivamente arena o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza autorizzazione non solo rischia conseguenze penali ma, sarà costretto anche a pagare una sanzione amministrativa di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296,00».