Siglato accordo sul monitoraggio tra Legambiente e Federazione italiana nuoto
Tartarughe marine, quasi 100 nidi e oltre 600 esemplari nati lungo le coste italiane
Ciafani: «Le centinaia di assistenti bagnanti che operano lungo le nostre spiagge saranno delle preziosissime sentinelle»
[9 Agosto 2022]
La stagione delle nidificazioni per le tartarughe marine è iniziata con buoni auspici per le coste italiane, dove sono già quasi 100 i nidi scoperti e messi in sicurezza dall’inizio di giugno – tra cui 27 in Sicilia, 26 in Calabria, 22, in Campania, 4 nel Lazio – e oltre 600 tartarughine già nate.
Nidi scoperti grazie alle attività di monitoraggio di Legambiente e di altre associazioni facendo un gran lavoro – in massima parte volontario – ma che difficilmente riescono a coprire tutti i chilometri di costa sabbiosa per tutto il tempo: da questa constatazione nasce il nuovo accordo siglato tra Legambiente e la sezione Salvamento della Fin (Federazione italiana nuoto), per rafforzare le azioni di studio, ricerca, conservazione, divulgazione e sensibilizzazione sulle tartarughe marine della specie Caretta caretta, specie protetta a livello internazionale che sempre più spesso, complici i cambiamenti climatici, nidifica lungo le coste italiane.
«Siamo molto soddisfatti – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – di questa importante collaborazione con la FIN che si è mostrata particolarmente attenta alla tutela del mare e della biodiversità. Le centinaia di assistenti bagnanti che operano lungo le nostre spiagge saranno delle preziosissime sentinelle in grado di segnalare in tempo reale eventuali segni di presenza di tartarughe marine agli operatori di Legambiente permettendo di proteggere adeguatamente e tempestivamente il nido. Gli assistenti bagnanti, opportunamente formati dagli esperti di Legambiente, si impegneranno infatti a segnalare al Servizio SOS Tartarughe Marine della nostra associazione (349.210.09.89) la presenza di tracce, nidi, esemplari nidificanti, piccoli di tartaruga marina rinvenuti nei tratti di spiaggia in cui operano, in modo da favorire gli interventi adeguati da parte di personale autorizzato. Gli assistenti bagnanti potranno effettuare, dietro indicazione degli esperti di Legambiente, i primi interventi per la messa in sicurezza di eventuali nidi e collaboreranno, laddove possibile, all’attività di sorveglianza».
Ma non solo: anche le fondamentali attività di informazione e sensibilizzazione dei turisti e dei bagnanti – che in caso di nidificazioni e schiuse devono essere particolarmente rispettosi e attenti ai propri comportamenti – saranno arricchite dal contributo di questi operatori, da sempre impegnati a garantire la salute e la sicurezza delle persone, e ora coinvolti anche nella cura della biodiversità marina.
«In Italia abbiamo 70.000 assistenti bagnanti che presidiano i circa 8.000 chilometri di costa – argomenta il presidente della Fin, Paolo Barelli – La sicurezza acquatica è di primaria importanza così come la tutela dell’ambiente marino e siamo chiamati, soprattutto in questo particolare periodo storico, a promuovere strumenti e sinergie positive che tutelino l’habitat marino. Il nostro compito è anche educare la cittadinanza perché bisogna vivere con fiducia, rispetto e responsabilità il mare».
Sotto questo profilo anche cittadini e turisti, in caso di tracce dubbie o avvistamenti di piccole tartarughe possono dare il proprio contributo, semplicemente inviando un messaggio Whatsapp o un sms al 349 2100989 per sollecitare risposte e interventi da parte delle squadre di Legambiente.