Spedizione italiana torna in Mongolia per salvare i leopardi delle nevi

[3 Ottobre 2016]

L’Italia mette in agenda la seconda spedizione dei propri ricercatori in Mongolia, dove i Monti Altai raggiungono la vetta più alta a 4mila metri e toccano la Russia nel Parco Nazionale Tavan Bogd. Il Muse (Museo delle Scienze di Trento), con Francesco Rovero, curatore della sezione biodiversità, torna a contare quanti Leopardi delle nevi sopravvivono nel proprio habitat naturale e il Parco Natura Viva è pronto a riconfermare il proprio sostegno.

«Minacciati di estinzione a causa della perdita di habitat, il numero di leopardi delle nevi a sopravvivere in natura non è ancora stato individuato con certezza – spiega Francesco Rovero – Si stimano circa 4mila esemplari ma meno del 15% del loro areale distributivo è coperto da ricerca scientifica e se vogliamo salvarli dall’estinzione, è necessario conoscerne le condizioni». Rovero guidò la prima spedizione di ricercatori italiani in Mongolia nella primavera del 2015, quando il suo team in tre settimane campionò 600 chilometri quadrati, posizionando 49 fototrappole e toccando i 3.200 metri di quota.

«Ripresi in 17 scatti, siamo riusciti ad individuare gli spostamenti e le tracce di 3 esemplari, ognuno con un territorio ben preciso. Si tratta di una specie elusiva e solitaria, a bassa densità a causa del declino degli esemplari. Nel 2017 ci sposteremo ad est, aumentando la superficie da campionare a 1.000 chilometri quadrati e il numero delle foto trappole a 60, fino a raggiungere i 4mila metri di quota», conclude Rovero.

di Parco Natura Viva di Bussolengo