Sparare a un allocco comune per salvare uno in via di estinzione?

Il dilemma di scienziati e ambientalisti: siamo disposti a farlo?

[22 Luglio 2021]

L’allocco barrato (Strix varia) sono in un certo senso i Terminator degli altri allocchi: si sono evoluti per avere successo in un mondo influenzato dagli esseri umani. Al contrario, gli allocchi macchiati settentrionali (Strix occidentalis caurina) soffrono molto le attività antropiche.

Per anni, nel nord-ovest del Pacifico Usa  biologi e istituzioni federali hanno cercato di fermare il declino dell’allocco macchiato settentrionale in via di estinzione dopo l’arrivo del suo cugino più aggressivo e adattabile. Ora, sembra che abbiano uno strumento molto comune negli Usa che potrebbe ribaltare la situazione: un fucile da caccia.

Anche se potrebbe sembrare un modo rozzo e sbrigativo di gestire la fauna selvatica, il nuovo studio “Invader removal triggers competitive release in a threatened avian predator”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) da un team di ricercatori di US Geological Survey (USGS), l’Oregon State University, Hoopa Tribal Forestry e Dipartimento dell’agricoltura Usa, dimostra che «Uccidere migliaia di allocchi barrati potrebbe essere un’arma chiave per fermare l’apparentemente inesorabile declino del numero di allocchi maculati». Ma bisogna vedere se i gestori della fauna avranno il coraggio di farlo e se l’opinione pubblica è pronta ad accettarlo».

Il principale autore dello studio, il biologo Dave Wiens del Forest and Rangeland Ecosystem Science Center dell’Usgs, non ha dubbi: «In definitiva si tratta di un compromesso tra il non fare nulla e sostanzialmente avere questa specie (l’allocco barrato) che sta riducendo la biodiversità complessiva, ppure prendere queste misure per mantenere la biodiversità».

Qualcuno fa notare che gli allocchi maculati erano già messi male prima che gli allocchi barrati diventassero una presenza ingombrante. Erano già stati elencati nell’ Endangered Species Act Usa già nel 1990 a causa dell’abbattimento delle foreste vetuste nordoccidentali, anche in quelle federali, dove vivevano questi allocchi solitari. L’allocco macchiato settentrionale diventò un simbolo per gli ambientalisti e un fulcro per promuovere le cause legali che hanno posto le basi per il Northwest Forest Plan del 1994, l’accordo dell’era Clinton che ha posto fine alla maggior parte del disboscamento delle foreste federali vetuste.

Ma, anche se le motoseghe erano state messe a tacere, il numero degli allocchi macchiati  continuava a diminuire e questo ha coinciso con la diffusione dell’allocco barrato originario delle foreste del Nord America orientale e che, non si sa come. A un certo punto è comparso dall’altra parte del continente americano.

I primi allocchi barrati sono stati avvistati nella costa occidentale, in Canada, nella British Columbia, già nel 1943.  Nel 2017, in molte aree il numero di allocchi macchiati  era sceso a meno del 35% rispetto ai livelli del 1995 e a meno della metà in altre.

GHli allocchi macchiati sono schizzinosi: mangiano soprattutto scoiattoli volanti, topi e arvicole arboricoli, gli allocchi barrati mangiano qualsiasi cosa, dalle rane ai topi. Gli allocchi macchiati sono diffidenti verso l’uomo e preferiscono vivere nelle vecchie foreste. Gli allocchi barrati vivono m nei boschi vicino ai centri abitati e sono famosi per i loro attacchi a chi fa jogging. I biologi sospettano che i gli allocchi caccino i più piccoli allocchi macchiati dal loro territorio e che impediscano loro di accedere al cibo di cui hanno bisogno.

Wiens dice che gli allocchi barrati «Sono uccelli straordinari. Ma sono fondamentalmente predatori feroci».

Per questo il team di scienziati ed esperti tribali guidato da Wiens cercato di capire se poteva aiutare l’allocco macchiato a reagire. Con il sostegno delle agenzie federali di gestione del territorio e dell’US Fish and Wildlife Service (USFWS), l’agenzia incaricata di proteggere l’allocco macchiato, i ricercatori hanno selezionato 5 aree di foresta negli Stati di Washington, Oregon e California dove vivono sia allocchi macchiati che barrati e ognuna delle 5 arre è stata suddivisa in sezioni. In alcune sezioni, gli allocchi sono stati lasciati a se stessi. Ma in una foresta vicina simile, dei cacciatori assoldati attiravano gli allocchi barrati e li abbattevano. Tra il 2009 e il 2019 hanno sparato a 2.485 allocchi barrati. Intanto i ricercatori seguivano i movimenti di quasi 1.500 allocchi  macchiati che erano stati inanellati.

Wiens evidenzia che «I risultati sono stati sorprendenti. Nei luoghi in cui sono stati uccisi gli allocchi barrati, il numero di allocchi macchiati  è rimasto stabile, scendendo solo dello 0,2% all’anno nel corso dei 10 anni. Nei territori adiacenti senza caccia, il numero degli allocchi macchiati è diminuito del 12% ogni anno. Gli allocchi macchiati che si trovavano nelle aree in cui abbiamo rimosso gli allocchi barrati, sono stati in grado di mantenere i loro i territori e rimanere lì. Nelle aree in cui non stavamo rimuovendo gli allocchi barrati, gli allocchi macchiati stavano semplicemente scomparendo molto rapidamente».

Ma si tratta solo di notizie parzialmente buone per gli allocchi più rari: anche se il loro numero si è stabilizzato, i ricercatori non hanno riscontrato prove evidenti dell’arrivo di nuovi allocchi macchiati, né come immigrati né come progenie degli allocchi residenti. Wiens  dice che «E’ possibile che lo studio non sia durato abbastanza a lungo da far apparire i nuovi uccelli. O che in alcuni punti il ​​numero di allocchi macchiati potrebbe essere così basso che faticano a riprendersi. E’ una scoperta allarmante. Senza un aumento dei numeri di quelle popolazioni, quegli uccelli alla fine invecchieranno e moriranno».

La nuova ricerca servirà all’US Fish and Wildlife Service per decide di provare a far riprendere le popolazioni di allocchi macchiati. Ma i ricercatori non si nascondono che si tratta di una decisione difficile. Alcuni hanno sollevato preoccupazioni etiche sull’uccisione di migliaia di allocchi per proteggere altri allocchi e alcuni ambientalisti obiettano che, mentre i funzionari federali puntano il dito contro gli allocchi barrati, portano avanti i piani per consentire un maggiore diboscamento nelle foreste del nord-ovest, anche se va detto che l’amministrazione Biden si è appena mossa per ritirare uno dei piani più controversi.

All’US Fish and Wildlife Service fanno presente che «L’agenzia è attualmente nelle prime fasi dello sviluppo di una strategia di gestione dell’allocco barrato per affrontare la minaccia agli allocchi macchiati del nord e della California. Questa strategia prenderà in considerazione tutti gli approcci, inclusa la rimozione letale».

Intanto, più a sud, si stanno incrociando le armi per l’ennesima guerra degli allocchi: nelle montagne della Sierra Nevada in California, i biologi stanno studiando se sparare agli allocchi barrati aiuterà a proteggere l’allocco macchiato della California (Strix occidentalis Xantus de Vesey), una specie sotto protezione federale, da un destino simile al quello subito dal suo vicino settentrionale.