Scoperto il primo mammifero conosciuto: viveva 225 milioni di anni fa
Il Brasilodon quadrangolaris identificato grazie a reperti di denti fossili. Era grande quanto un toporagno
[8 Settembre 2022]
Dopo quasi 20 anni di lavoro congiunto, un team di ricercatori brasiliani guidato dal paleontologo brasiliano Sergio Cabreira dell’Associação Sul Brasileira de Paleontologia, ha pubblicato sul Journal of Anatomy lo studio “Diphyodont tooth replacement of Brasilodon—A Late Triassic eucynodont that challenges the time of origin of mammals” che rivela che dei piccoli denti fossili trovati nel sud del Brasile nei primi anni 2000 apparterrebbero ai mammiferi più antichi del pianeta Terra. Il Brasilodon quadrangolaris viveva quindi 20 milioni di anni prima di quello che finora era ritenuto il primo mammifero noto: il Morganucodon.
Lo studio ha riguardato i denti di piccoli cinodonti, chiamati Brasilodon quadrangolaris, I ricercatori spiegano che «I piccoli brasilodotidi erano lunghi solo 20 centimetri e sarebbero pesati poco più di 15 grammi. Assomigliavano ai piccoli roditori attuali, ma fino ad oggi erano stati descritti nella letteratura scientifica come di natura biologica rettiliana».
Da quando sono stati trovati i primi fossili di cinodonti nella seconda metà del XIX secolo, questi piccoli fossili erano stati descritti come animali ectotermici e ovipari, cioè animali a sangue freddo che deponevano uova per la loro riproduzione. Ora, il nuovo studio ha dimostrato attraverso l’analisi microscopia di mascelle e denti, che «Questi piccoli animali presentavano già la difiodontia, cioè solo una dentizione permanente che sostituisce la dentizione “da latte”».
Al Natural History Museum di Londra, che ha partecipato alla ricerca guidata dall’Universidade Federal do Rio Grande do Sul in collaborazione con il King’s College London, spiegano che «Le ghiandole dei mammiferi, che oggi producono latte e nutrono i piccoli dei mammiferi, non sono state conservate in nessun fossile trovato fino ad oggi. Pertanto, gli scienziati hanno dovuto fare affidamento su “tessuti duri”, ossa mineralizzate e denti che si fossilizzano, per raccogliere indizi alternativi. Le registrazioni dentali risalgono a 225 milioni di anni fa (Tardo Triassico/Norico), 25 milioni di anni dopo l’evento di estinzione di massa del Permiano-Triassico che portò all’estinzione di circa il 70% delle famiglie di vertebrati terrestri. Morganucodon era generalmente considerato il primo mammifero ma i suoi fossili più antichi, rappresentati solo da denti isolati, risalgono a circa 205 milioni di anni fa».
L’autrice senior dello studio, Martha Richter del Natural History Museum di Londra, spiega che «Studi comparativi con le recenti dentature dei mammiferi e le modalità di sostituzione dei denti suggeriscono che si trattava di un animale placentare di durata relativamente breve. Datato a 225,42 milioni di anni, questo è il più antico mammifero conosciuto nella documentazione fossile che contribuisce alla nostra comprensione del paesaggio ecologico di questo periodo e dell’evoluzione dei mammiferi moderni. Brasilodon è il più antico vertebrato estinto con due serie successive di denti che include solo una serie di sostituzioni, nota anche come difiodontia. Il primo set inizia a svilupparsi durante la fase embrionale e un secondo e ultimo set di denti si sviluppa una volta nato l’animale. Il pattern di sostituzione dentale si verifica con lo stesso pattern temporale e morfologico che è una caratteristica fondamentale dei mammiferi. Questo è diverso da quello dei rettili che rigenerano nuovi denti più volte durante la loro vita, la sostituzione “molti per uno” nota anche come polifiodontia. La difiodontia è un fenomeno complesso e unico che, insieme alla sostituzione del dente, comporta cambiamenti profondi e temporizzati dell’anatomia del cranio, ad esempio la chiusura del palato secondario che consente al giovane di succhiare, respirando a contemporaneamente, è stato anche dimostrato che è collegata all’endotermia e persino alla placentazione (nati vivi) e alla pelliccia».
Il Brasilodon esisteva contemporaneamente ai più antichi dinosauri conosciuti e probabilmente viveva in tane come gli odierni toporagni. Il nuovo studio spinge indietro di 20 milioni di anni l’origine della difiodontia nel Brasilodon e nei mammiferi con tratti biologici correlati e fa luce nel dibattito sull’ascesa dei mammiferi nei tempi più remoti.
Un’altra autrice dello studio, Moya Meredith Smith, professoressa emerita di evoluzione e sviluppo dell’anatomia dentoscheletrica al King’s College di Londra, evidenzia che «Le prove di come viene costruita la dentatura durante lo sviluppo sono cruciali e definitive per dimostrare che i brasilodonti erano mammiferi. Il nostro studio innalza il livello del dibattito su ciò che definisce un mammifero e dimostra che nella documentazione fossile esiste un periodo di origine molto precedente rispetto a quanto precedentemente noto».
La Richter conclude: «Questa ricerca è una collaborazione tra scienziati brasiliani e britannici, che hanno riunito le loro competenze sullo sviluppo del cranio, sull’anatomia dentale, sulla fisiologia e sull’istologia per interpretare i fossili giovanili e adulti della specie estinta Brasilodon quadragularis».