Scoperte per la prima volta due giraffe nane

Una in Uganda e una in Namibia. Sono probabilmente affette da displasia scheletrica

[7 Gennaio 2021]

I ricercatori del Giraffe Conservation Foundation (GCF) hanno recentemente avvistato due giraffe nane in Namibia e Uganda. grazie allo studio “Skeletal dysplasia-like syndromes in wild giraffe”, pubblicato su BMC Research Notes da Michael Butler Brown ed Emma Wells della (GFC), questi due maschi di giraffa  sono le prime due giraffe nane descritte nella letteratura scientifica. Brown e Wells sottolineano che «Il fatto che questa sia la prima descrizione della giraffa nana è solo un altro esempio di quanto poco sappiamo di questi animali iconici».

La prima delle due giraffe che soffrono di un tipo di displasia scheletrica è stata avvistata e misurata nel Murchison Falls National Park in Uganda durante un censimento fotografico e si è subito capito che aveva delle gambe visibilmente più corte delle altre giraffe. Poi, durante una ricerca simile svolta in Namibia è stata trovata un’altra giraffa con anomalie morfologiche simili.

Antrambi i maschi di giraffa – di circa 6 anni – avevano già raggiunto la piena maturità sessuale e avrebbero dovuto avere delle gambe molto più lunghe.

Brown, che lavora anche per lo Smithsonian National Zoo, il Conservation Biology Institute e il Dartmouth College, pensa che le due giraffe siano affette da qualcosa di simile a una displasia scheletrica (un problema legato al modo in cui le ossa e le cartilagini crescono e si sviluppano, comportando uno sviluppo osseo anormale, che raccoglie circa 200 displasie). Dopo aver discusso della loro scoperta con alcuni biologi che lavorano con gli zoo, Brown e Wells  fanno notare che questa forma di nanismo non è stata mai osservata nemmeno in cattività, anche se in Africa circolavano voci di avvistamenti di giraffe nane.

Per studiare questi due esemplari in maniera non invasiva, i ricercatori hanno utilizzato di la fotogrammetria digitale, adottata generalmente per misurare le dimensioni di animali di grande taglia come gli elefanti. Grazie all’utilizzo di un telemetro laser è stato possibile misurare la distanza tra i pixel digitali nelle foto e poi, confrontandoli con le dimensioni effettive della caratteristica fisica presa in esame, determinare misurazioni precise di ogni parte del corpo.

Brown e Wells  dicono che queste analisi hanno rilevato che le misurazioni metacarpali e radiali delle due giraffe erano inferiori alla media: la giraffa ugandese aveva una falange (il segmento più basso della zampa) che aveva all’incirca la stessa lunghezza di quella degli altri membri della sua popolazione (circa 21,2 cm). Al contrario, questa parte della gamba nella giraffa namibiana è stata notevolmente accorciata (15,8 cm). La giraffa namibiana aveva anche un collo più corto rispetto alle altre, mentre la giraffa ugandese sembrava aver “compensato” parte delle sue dimensioni ridotte con un collo leggermente più lungo (quasi 1,5 metri) di quello di una giraffa della stessa età (1,4 metri).

I ricercatori ritengono che queste displasie scheletriche possano essere associate a delle malattie genetiche, ma aggiungono che per determinarle saranno necessari altri studi sul campo.