Scoperta la prima rana impollinatrice del mondo

Ma la Xenohyla truncata è a rischio estinzione per l’estensione dell’area urbana di Rio de Janeiro

[5 Giugno 2023]

Lo studio “Between fruits, flowers and nectar: The extraordinary diet of the frog Xenohyla truncata”, pubblicato su Food Webs da un team di ricercatori brasiliani guidato da Carlos Henrique de-Oliveira-Nogueira dell’Instituto de Biociências dell’Universidade Federal de Mato Grosso do Sul ha scoperto qualcosa di senza precedenti anche per scienziati abituati a descrivere  la sorprendente e sfolgorante biodiversità di rane, rospi e raganelle delle varie regioni del Brasile: «E’ la prima volta che la comunità scientifica ha avuto accesso a foto e video di una rana con potenziale di impollinazione, la  Xenohyla truncata – sottolinea Nogueira –  Questa è la prima testimonianza di una specie che si nutre di nettare, che esse da grandi fiori, sporca di nettare, portando il polline di quel fiore. Questo  apre una serie di possibilità per ulteriori indagini, oltre a collocare gli anfibi in questo elenco di specie impollinatrici, come possibile componente di queste specie impollinanti. Sarebbe il primo caso [di anfibi] nel gruppo».

La scoperta è stata fatta sulla costa dello Stato brasiliano di Rio de Janeiro e Nogueira conferma: «”Abbiamo avuto la piacevole sorpresa di trovare questo animale durante le ricerche sul campo, non solo abbiamo trovato la specie stessa, ma la abbiamo scoperta a compiere un comportamento mai visto e mai registrato prima».

Una scoperta che per il giovane ricercatore rappresenta qualcosa di fantastico per gli studi sugli anfibi, la maggior parte dei quali si nutre di insetti e piccoli vertebrati «Il dato apre una serie di nuove informazioni, nuove domande e ricerche future. Dobbiamo valutare la vitalità di questo polline quando viene a contatto con la pelle di questo animale, se Xenohyla visita altri fiori e se visita un numero sufficiente di fiori per eseguire effettivamente l’impollinazione».

Diego Santana, insegnante di  Nogueira e coordinatore del Mapinguari, evidenzia che «La regola è che gli anfibi sono animali carnivori o insettivori, cioè che si nutrono di altri animali, come ragni, formiche, altri anfibi e persino uccelli e pipistrelli. Di solito, vedono la preda e la mangiano. Pochi anfibi sono specialisti, cioè scelgono quel che mangeranno ma, per esempio, ci sono alcuni anfibi che sono specializzati in formiche o termiti. Questa rana, fino ad allora, era conosciuta come l’unica specie che si nutre di frutta. Prima di questo lavoro di Henrique, molte persone credevano che questa dieta a base di frutta fosse complementare alla dieta o  per caso. Le osservazioni di Henrique e del team che ha pubblicato lo studio  insieme a lui hanno identificato che questo animale non solo ricerca questi frutti, ma non mangia solo i frutti. Cerca anche il nettare che è nei fiori. E quando entra in quei fiori, il polline entra nella pelle della  Xenohyla. Questo è un momento in cui la comunità scientifica deve fare un passo indietro. Oggi siamo molto preoccupati per le grandi innovazioni, le grandi ricerche e i test di ipotesi che salveranno il mondo. Non sto dicendo che dobbiamo smettere di farli, ma non riusciamo a vedere queste osservazioni naturalistiche. Andare sul campo, osservare cosa fa una specie, osservare le sue interazioni. E’ da queste osservazioni che finiamo per scoprire le relazioni sensazionali che può consentire la natura».

Nogueira conclude: «Anche nelle aree degradate, possiamo osservare novità per la scienza e questo ci fa prestare più attenzione. Questo perché Xenohyla truncata è una specie endemica di Rio de Janeiro, minacciata di estinzione, che vive in una zona di restinga, costantemente interessata dall’espansione delle città e dallo sfruttamento immobiliare, a causa della costruzione di resort, case e condomini sul lungomare. La popolazione di questa specie lungo la costa è totalmente frammentata e tende a diventare sempre più frammentata a causa di queste costruzioni che aumentano sempre di più nelle aree di restinga. Se corriamo il rischio che la Xenohyla si estingua, non stiamo perdendo solo un’altra specie di anfibio. Stiamo perdendo, forse, un’interazione ecologica unica, stiamo perdendo la possibilità di avere un anfibio impollinatore, l’unico anfibio, finora conosciuto al mondo, che ha questo comportamento di nutrirsi attivamente di fiori e di uscire con il polline. Stiamo perdendo, forse, l’unico anfibio impollinatore al mondo».