Schiuse le uova nei nidi di Fratino nel Parco della Maremma: «Aiutateci a proteggerli!»

Altre uova si stanno schiudendo sulle spiagge all’interno dell’area protetta

[23 Luglio 2020]

Il Fratino (Charadrius alexandrinus) una specie molto rara protetta dalla Direttiva Uccelli sta nidificando al Parco della Maremma, uno degli ultimi posti in Toscana dove questo piccolo uccello si riproduce. L’ente Parco sottolinea che «La sua presenza è un indice dello stato di buona conservazione dell’ ecosistema costiero: dove c’è il nido del Fratino significa che si tratta di una spiaggia correttamente tutelata e conservata».

Il raro Fratino è un uccello difficile da confondere con altre specie, ha un corpo raccolto e lunghe zampe esili che ne fanno tra i più piccoli limicoli nidificanti in Italia. Il colore degli adulti – grigi sul dorso e con un collarino nero – rende questa specie difficile da distinguere dalla sabbia, sulla quale costruisce il nido. Gli esemplari più giovani sono privi di quelle macchie più scure che rendono gli adulti meglio visibili, con il risultato di confondersi ancora di più tra le dune e la battigia.

Il Parco sottolinea che «Il nido, costruito sulla sabbia ma non lontano dall’acqua, viene di solito riempito con tre uova, covate per un mese circa. I piccoli si allontanano dal nido poco dopo la nascita, diventando facilmente attaccabili dai predatori. A questo punto è necessario porre particolare attenzione a questi piccolissimi pulcini che non restano nel nido ma si spostano assieme ai loro genitori a cercare il cibo ed è quindi necessario non disturbarli».

Per questo l’Ente Parco della Maremma si rivolge a tutti i frequentatori delle spiagge all’interno del Parco: «Se avvistate questi piccolissimi pulcini sulla spiaggia allontanatevi, per lasciare loro la possibilità di muoversi e soprattutto non toccateli! non sono infatti in difficoltà e non hanno bisogno di aiuto perché non si sono persi! I loro genitori li controllano da lontano e se sembra che non ci siano è solo perché hanno paura e si allontanano. Aiutateci a proteggerli!»