Salvato un nuovo esemplare della rara aquila del Bonelli

In tutto il Paese rimangono circa 20 esemplari, minacciati dal bracconaggio: un pulcino per il mercato nero vale 20mila euro

[28 Settembre 2016]

L’aquila del Bonelli (Aquila fasciata), che deve il suo nome all’ornitologo settecentesco Franco Andrea Bonelli, è uno splendido rapace la cui sopravvivenza risulta oggi in forte pericolo.  In Italia ne sono rimasti solo una ventina di esemplari, quasi tutti concentrati in Sicilia: la specie è molto rara perché minacciata per la distruzione degli habitat e soprattutto per il commercio illegale dei pulcini (trafficanti senza scrupoli riescono a vendere un esemplare anche a 20.000 euro).

Rappresenta dunque una buona notizia quella appena arrivata dalla riserva regionale Lago di Vico, dove una femmina di aquila del Bonelli detenuta illegalmente è stata indirizzata a nuova vita. L’esemplare è stato sequestrato in Sicilia dal Corpo forestale delle Stato e, in collaborazione con il Gruppo tutela rapaci Sicilia, affidato al Centro recupero animali selvatici della riserva laziale. Dopo un lungo periodo di cure e riabilitazione, l’aquila ha riacquistato una buona condizione fisica, ma purtroppo è rimasta inabile alla caccia e quindi non è stato possibile reintrodurla in natura.

Dunque l’esemplare è stato trasferito quindi in Spagna, presso il centro Grefa  (Grupo para la recuperación de la fauna autóctona y su hábitat) di Madrid per essere inserito nel progetto di allevamento in cattività, già avviato negli anni precedenti con altri esemplari, per la riproduzione di piccoli che a loro volta potranno essere reimmessi nell’ambiente naturale.

«Un bell’esempio di coordinamento tra vari enti che lavorano insieme per la conservazione di questa splendido rapace, ormai sempre più raro – osserva il direttore Vito Consoli della direzione Ambiente e sistemi naturali della Regione Lazio – Con progetti di questa qualità il nostro impegno nella salvaguardia della natura porta sicuramente dei risultati positivi».