Road to green 2020: no ai botti di Capodanno
Salutare l’arrivo del nuovo anno rispettando l’ambiente e tutte le specie animali, scegliendo festeggiamenti più sostenibili
[19 Dicembre 2018]
Road to green 2020, che si definisce «associazione per la promozione della sostenibilità ambientale in ogni aspetto della vita pubblica e privata», lancia un appello per il No ai botti di Capodanno e ricorda che «Con l’arrivo della notte di San Silvestro, si ripropone la questione dei fuochi d’artificio. Da un lato associazioni ambientaliste e per la protezione degli animali, che da anni chiedono a gran voce che vengano messi al bando, dall’altro amministrazioni e privati cittadini che non vogliono rinunciare agli spettacolari fuochi pirotecnici».
Secondo le stime del Wwf, in Italia causa dei festeggiamenti per il nuovo anno perdono la vita almeno 5.000 animali e nell’80% dei casi si tratta di animali selvatici, soprattutto uccelli. Road to green 2020 sottolinea che «Ai decessi si aggiungono i casi di trauma da stress, che talvolta può portare al decesso dell’animale, e che interessa principalmente gatti e soprattutto cani. Anche tra i cittadini non mancano incidenti più o meno gravi che vedono coinvolte diverse persone. Il bilancio dello scorso anno è stato di 212 feriti, per 36 dei quali è stato necessario il ricovero. Inoltre, lo scoppio dei fuochi immette nell’aria sostanze nocive, come piombo, cromo, stronzio, potassio, magnesio, bario, alluminio, titanio, rame, zolfo e manganese».
La presidente di Road to green 2020, Barbara Molinario, conclude: «I fuochi d’artificio rappresentano una minaccia per l’ambiente e per gli animali, che spesso rimangono feriti o traumatizzati da questi scoppi fragorosi e improvvisi, con conseguenze anche gravi che possono addirittura portare al decesso del povero animale. A Capodanno celebriamo l’inizio di un nuovo anno che trascorreremo su questo pianeta, perciò dovremmo imparare a festeggiare rispettando l’ambiente e tutte le specie animali che lo abitano. Immettere nell’atmosfera tonnellate di gas nocivi e compromettere la salute di migliaia di animali, non è un buon modo per cominciare il nuovo anno. Perché non scegliere, ad esempio, delle lanterne volanti? Sono più sicure ed ecologiche, completamente silenziose, ma per questo non meno scenografiche».
Va detto però che le lanterne volanti hanno causato anche incendi, quindi sono anche loro da usare con cautela, non in periodi siccitosi e con il vento che non spinga verso un bosco.
Come spiega il sito Polizia Municipale, in merito al lancio delle lanterne cinesi, il ministero dell’Interno nel 2012 ha stabilito che: «L’attività di lancio delle lanterne volanti è stata oggetto proprio a fronte della intrinseca pericolosità per l’ambiente ed il traffico aereo, di particolari restrizioni; Si ritiene, pertanto che la normativa vigente disciplini l’utilizzo dei prodotti delle lanterne cinesi, che deve essere annoverato quale “ accensione pericolosa” tra le disposizioni previste dall’art.57 del TULPS; Pertanto, le manifestazioni pubbliche che implicano il lancio di detti manufatti, sono soggette alla licenza del citato art.57 TULPS per il rilascio della quale il richiedente deve dichiarare di aver inoltrato istanza anche alla competente Autorità Aeroportuale (E.N.A.C.); · Infine, anche l’utilizzo di tali prodotti in occasione di “feste private” configura la fattispecie di “ accensione pericolosa” e tale condotta potrà integrare gli estremi del delitto di cui all’art.703 del c.p.».
In realtà le leggi contro i botti ci sono già. L’ articolo 57 del TULPS recita: «Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. E’ vietato sparare mortaletti e simili apparecchi».
L’articolo 703 c.p. recita: «Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco (704), accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a centotre euro. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese».