Riforestazione urbana: 6.400 nuovi alberi rigenereranno otto città

Progetto di Legambiente per Città più verdi con Eurizon e il supporto tecnico di AzzeroCO2

[19 Novembre 2021]

Grazie al progetto “Riforestazione urbana – Alberi in città” di Legambiente ed Eurizon, , che prevede la messa a dimora di ben 6.400 piante  a cavallo tra l’autunno e l’inverno, 8 città italiane si popoleranno di nuovi alberi.

Dall’acero campestre al corbezzolo, dal leccio al biancospino, i nuovi alberi troveranno posto principalmente all’interno di parchi urbani, ma anche nei loro dintorni, rendendo più verdi e vivibili zone industriali e residenziali, ex discariche e aree limitrofe alle autostrade. Si tratta di una capillare iniziativa di rimboschimento e di riqualificazione urbana che, da Nord a Sud, toccherà alcune tra le principali aree metropolitane italiane: una volta riforestati, gli spazi interessati potranno quindi essere visitati e vissuti dalla comunità quali rinnovati luoghi di svago e benessere, oltre che di prezioso interscambio tra uomo e natura in una cornice di miglioramento paesaggistico, a favore del benessere collettivo e del Pianeta.

I primi alberi sono stati piantati a Trento, nell’ambito dell’iniziativa che proseguirà nei prossimi mesi e interesserà anche i Comuni di Milano, Vicenza, Beinasco (TO), San Cesario sul Panaro (MO), Roma, Napoli e Ancona. Tutte le attività sono realizzate con il supporto di AzzeroCO2, partner tecnico dell’operazione, che realizzerà ciascun progetto di forestazione e provvederà alla messa a dimora delle essenze arboree e arbustive, curandone la manutenzione fino al loro completo attecchimento. L’iniziativa prevede inoltre la manutenzione – che verrà affidata a società specializzate – delle aree piantumate per i primi due anni.

Legambiente ricorda che «Da un punto di vista ambientale gli alberi rappresentano i polmoni verdi della Terra e svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nel mantenimento degli equilibri del Pianeta, nel benessere delle persone e nella qualità della vita delle nostre città. La vegetazione in città funge da climatizzatore naturale stemperando quelli che sono gli eccessi termici che caratterizzano l’ambiente urbano e riducendo l’effetto “isola di calore”. A ciò si aggiunge il fatto che il grande patrimonio arboreo e boschivo italiano rappresenta una delle bellezze del nostro Paese da riscoprire e tutelare con maggior impegno».

Il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti,  sottolinea che «La creazione di più spazi verdi nelle aree metropolitane è tra le nostre proposte per un piano nazionale contro l’inquinamento atmosferico e, più in generale, per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, cui le città appaiono particolarmente vulnerabili  Il posizionamento strategico degli alberi nel perimetro dei centri urbani e delle loro aree verdi contribuisce, nello specifico, a ridurre la temperatura dell’aria di 2-8° C, oltre che a filtrare gli inquinanti urbani e il particolato fine, contrastando al contempo l’erosione del suolo e la perdita di biodiversità».

Tutti gli alberi che saranno piantati nell’ambito del progetto sono autoctoni dei territori interessati e, laddove possibile, rappresentano piante pioniere: questa scelta è fatta per contribuire alla salvaguardia della biodiversità e alla non alterazione degli equilibri floristici e faunistici di ciascuna area.

«Le specie autoctone –  ricorda ancora Legambiente – sono importanti per via del loro patrimonio genetico, poiché consentono di rigenerare territori degradati e favoriscono la colonizzazione di altre specie, fondamentali per la creazione di corridoi ecologici e per l’insediamento dell’avifauna. Maggiore è la diversità di piante autoctone, maggiore è la diversità della fauna: ogni pianta indigena attrae infatti specie animali distinte, offrendo loro nutrimento e protezione. Queste specie, a loro volta, costituiscono la fonte alimentare dei predatori, anello successivo della catena alimentare. Fauna e flora indigena di ogni territorio si sono evolute in milioni di anni; pertanto, le specie autoctone hanno un valore ecologico superiore a quello delle piante esotiche».

Federica Calvetti, responsabile ESG & Strategic Activism di Eurizon, evidenzia che  «Da anni Eurizon svolge con convinzione il ruolo di asset manager attivo e responsabile verso le aziende in cui investe e verso la società. Siamo orgogliosi di collaborare con Legambiente su questo progetto di impatto positivo per le persone e per l’ambiente nei Comuni interessati grazie alla devoluzione di parte delle commissioni di gestione di alcune strategie di investimento sostenibili e responsabili sottoscritte dai clienti».

Sandro Scollato, amministratore Delegato di AzzeroCO2, conclude: «Le iniziative volte ad incrementare le aree verdi nelle città sono oggi centrali per mitigare gli effetti della crisi climatica, ridurre l’inquinamento e aumentare il benessere delle comunità locali. Per questo le riforestazioni urbane sono per noi di AzzeroCO2 una risposta concreta alle problematiche ambientali che affliggono il nostro tempo l nuovo progetto che ci vede coinvolti insieme a Legambiente e Eurizon ci consentirà di continuare a contribuire all’ attuazione degli SDGs dell’Agenda 2030 secondo i quali è necessario rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. Questa è la strada che vogliamo portare avanti per restituire valore ai nostri territori e consegnare un futuro migliore alle nuove generazioni».