Quanto costano all’umanità le specie invasive? 1.288 miliardi di dollari tra il 1970 e il 2017

26,8 miliardi di dollari all’anno. Costi triplicati in un decennio: 162,7 miliardi di dollari nel solo 2017

[6 Aprile 2021]

Il recente studio “High and rising economic costs of biological invasions worldwide”, pubblicato su Nature  da un team di ricercatori francesi, cechi e australiani, ha fornito la stima più completa dei costi generati dalle specie invasive: quasi 1.300 miliardi di dollari nell’arco di 40 anni e l’aumento annuale di questi costi ancora sottovalutati non accenna a rallentare.

Comne ricordano al CNRS francese, «Una specie aliena invasiva è una specie introdotta dall’uomo in un nuovo ambiente, intenzionalmente o meno, che diventa dannosa e minaccia il suo nuovo habitat. Oltre agli impatti ecologici come la perdita di biodiversità, può generare perdite economiche significative in alcuni settori di attività come l’agricoltura e il turismo, ma anche in termini di salute pubblica. Sebbene siano la seconda causa di estinzione delle specie, le invasioni biologiche sono ancora in gran parte sconosciute al grande pubblico e ai responsabili delle decisioni».

Dopo 5 anni di lavoro, il team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Laboratoire Écologie, systématique et évolution (CNRS/Université Paris-Saclay/AgroParisTech) ha stimato che «Tra il 1970 e il 2017, le specie invasive sono costate almeno 1.288 miliardi di dollari. Si tratta di un costo medio annuo di 26,8 miliardi di dollari, che è però triplicato ogni decennio, raggiungendo i 162,7 miliardi di dollari nel solo 2017». Si tratta di una somma che è 20 volte superiore ai bilanci combinati di Organizzazione mondiale della sanità e del Segretariato dell’Onu nello stesso anno.

I ricercatori francesi sottolineano che «Questi costi rimangono enormemente sottostimati e sottostimati. Il loro aumento negli ultimi decenni non mostra segni di rallentamento poiché il numero di specie invasive tende ad aumentare con l’aumento del commercio su scala globale». In oltre, gli scienziati  fanno notare che «Gli importi relativi alla prevenzione, sorveglianza e lotta alla diffusione di queste specie rimangono marginali rispetto ai costi dei danni causati. Pertanto, organismi diversi come la zanzara tigre, la formica del fuoco, la jussia strisciante, la cozza zebra o il ratto nero assommano ciascuno decine di miliardi di dollari a causa della devastazione prodotta nei Paesi che invadono».

Lo studio pubblicato su Nature, reso possibile dal finanziamento del database InvaCost da parte della Fondation BNP Paribas e dai Fonds AXA per la ricerca nell’ambito della Cattedra di biologia dell’invasione della Fondation Paris-Saclay Université, costituisce la prima sintesi di tutti i costi dichiarati per le invasioni biologiche, in tutto il mondo, tutte le specie combinate. Si basa sull’analisi conservativa di 850 studi, cioè 2.419 dati disparati che i ricercatori hanno standardizzato per poterli confrontare e classificare secondo una quarantina di variabili (specie, regioni, tipo di ambiente, settore economico, ecc.), all’interno del database InvaCost, il cui sviluppo continuo fornirà un’immagine in tempo reale della portata di questi costi associati alle invasioni biologiche.

I ricercatori concludono: «I risultati richiedono l’attuazione di misure di gestione e accordi politici  internazionali volti a ridurre la diffusione incontrollata di specie invasive nei prossimi decenni».