Progetto da 3 miliardi di dollari per proteggere zone umide, uccelli, natura e persone (VIDEO)

Collaborazione tra BirdLife Asian Development Bank ed East Asian-Australasian Flyway Partnership lungo una delle principali rotte di migrazione

[15 Ottobre 2021]

Ogni anno, circa 50 milioni di uccelli acquatici di oltre 200 specie diverse migrano verso l’estremità opposta della terra, viaggiando lungo la East Asian-Australasian Flyway, una delle otto principali autostrade per la migrazione degli uccelli del mondo che va dalla Siberia e dall’Alaska all’Australia e alla Nuova Zelanda e collega una catena di zone umide costiere in oltre 20 Paesi, fornendo habitat vitali nei quali gli uccelli costieri possono fermarsi per nutrirsi, riposarsi e fare rifornimento prima di proseguire per la tappa successiva del loro viaggio. Ma, come spiega BirdLife International «Questi habitat non avvantaggiano solo gli uccelli migratori. Oltre a ospitare una fiorente varietà di altre piante e animali, assorbono anche grandi quantità di carbonio, contribuendo a combattere il cambiamento climatico. Per i 200 milioni di persone che vivono al loro interno e nei loro dintorni, queste zone umide sono un’ancora di salvezza. Ogni anno proteggono la costa dagli impatti delle inondazioni, dall’innalzamento del livello del mare e dalle mareggiate e forniscono cibo, lavoro e svago. Di fronte alle  bonifiche, all’urbanizzazione e all’inquinamento in corso, è essenziale che questi habitat vitali e i servizi che forniscono siano preservati»-

BirdLife con la sua struttra di partnership globale è nella condizione di contribuire a collegare tra loro le organizzazioni ambientaliste presenti lungo le rotte migratorie dell’avifauna, lavorando a fianco delle comunità locali per sviluppare soluzioni che inseriscano la natura nella governance e nelle strutture economiche dei diversi Paesi.

L’opportunità storica per intensificare questo lavoro già in corso è il lancio della Regional Flyways Initiative: una partnership tra Asian Development Bank (ADB) , BirdLife ed East Asian-Australasian Flyway Partnership per garantire almeno 3 miliardi di dollari per la conservazione delle zone umide lungo questa rotta migratoria.

L’iniziativa è stata lanciata alla 15esima Conferenza delle parti del Convention on biological diversity (COP15 CBD) in corso a  Kunming, in Cina, è l’esempio perfetto del tipo di approccio onnicomprensivo necessario nei prossimi decenni per impedire la sesta estinzione di massa.

Il presidente dell’ADB, Masatsugu Asakawa, ha sottolineato che «Mentre ricostruiamo dopo la pandemia, dobbiamo cogliere l’opportunità per garantire un futuro verde, resiliente e inclusivo. Il nostro approccio a livello di Flyway è un ottimo esempio di come possiamo farlo attraverso una forte cooperazione internazionale. L’ Asian Development Bank è orgogliosa di guidare sforzi come questo, con un approccio misto che unisce efficacemente finanze pubbliche e private»

L’iniziativa si concentrerà inizialmente  sulla protezione di 50 zone umide costiere prioritarie lungo la flyway. BirdLife spiega ancora che «Le attività di conservazione e ripristino dell’habitat saranno finanziate utilizzando un innovativo modello finanziario misto che mobiliterà investimenti di più fondazioni private, enti governativi e banche di sviluppo regionale, assicurandosi che la natura sia integrata nelle strutture finanziarie della regione. Il progetto coinvolgerà attivamente le comunità locali in tutte le fasi di progettazione ed esecuzione, compiendo sforzi speciali per includere donne, popolazioni indigene e giovani».

Un progetto pilota attuato nelle zone umide di Yancheng, in Cina, dimostra la portata del successo che può essere ottenuto con questo approccio. Quando è iniziato il progetto di protezione delle zone umide di Jiangsu Yancheng, più della metà delle zone umide era stata distrutta o degradata da minacce antropiche come l’urbanizzazione, l’inquinamento, il bracconaggio e le specie invasive. Con il finanziamento dell’ADB del Global Environment Facility, il progetto ha sostenuto la protezione e la gestione di due riserve naturali e due fattorie forestali e ha fornito opportunità di lavoro sostenibile a oltre 2.900 persone nell’area, tra le quali agricoltura e pesca rispettose della natura ed ecoturismo. Sono stati ripristinati 45 Km2 e le popolazioni di uccelli acquatici sono cresciute incredibilmente del 365% nella zona centrale della Riserva naturale degli uccelli rari. Basandosi sulle basi poste da questo progetto, nel luglio 2019 le zone umide di Jiangsu Yancheng  sono diventate Sito naturale del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Secondo Patricia Zurita, CEO di BirdLife, « Con questa nuova entusiasmante opportunità, il futuro sembra molto più luminoso, e non solo per la East Asian-Australasian Flyway. Con il pianeta arrivato un punto di svolta per la biodiversità e le emergenze climatiche, questo tipo di approccio innovativo, integrato, su larga scala e ampio è commisurato alle sfide… il quadro di conservazione e finanziario che stiamo stabilendo in questa iniziativa sarà  scalabile e in grado di essere applicato alle altre importanti rotte migratorie del pianeta».

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