Primi casi di influenza aviaria ad alta patogenicità nella regione antartica

L’influenza aviaria HPAI è stata confermata nelle popolazioni di skua bruno a Bird Island, nella South Georgia

[27 Ottobre 2023]

Dopo le segnalazioni di diversi uccelli potenzialmente sintomatici e di mortalità inspiegabile, lo staff del British Antarctic Survey (BAS) a Bird Island, nel territorio di oltremare britannico della South Georgia and the South Sandwich Islands,  ha prelevato campioni per i test. I tamponi sono stati inviati nel Regno Unito e testati dai laboratori dell’Animal and Plant Health Agency a Weybridge, dove sono stati trovati positivi all’influenza aviaria ad alta patogenicità HPAI H5N1.

L’influenza aviaria è una malattia virale che colpisce principalmente gli uccelli. I virus dell’influenza aviaria a bassa patogenicità sono comuni negli uccelli selvatici e spesso non causano sintomi di malattia. Tuttavia, alcuni ceppi del virus, noti come influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI), tra cui H5 e H7, sono altamente patogeni nel pollame domestico e possono causare un’elevata mortalità se si diffondono nelle popolazioni di uccelli selvatici. Questi sono.

L’attuale epidemia di HPAI H5N1 è iniziata nel 2022 e ha provocato la morte di un elevato numero di uccelli marini nell’emisfero settentrionale, nell’’Africa, negli oceani Atlantico e Pacifico e in tutto il Sud America. Sebbene il virus colpisca ancora prevalentemente gli uccelli, durante l’attuale epidemia sono stati infettati alcuni mammiferi. Al BAS spiegano che «Spesso questo è dovuto al fatto che predatori e spazzini consumano uccelli o carcasse infette, ma sono stati notati anche casi in alcuni mammiferi marini in cui questa modalità di trasmissione non si applica».

Sebbene si tratti principalmente di un virus diffuso tra gli uccelli, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha avvertito che, «Sebbene il numero di casi nell’uomo sia estremamente raro, il numero crescente di rilevamenti dell’attuale ceppo H5N1 tra i mammiferi solleva preoccupazioni sulla possibilità che il virus si adatti infettare più facilmente l’uomo».

La presenza confermata della malattia nel continente sudamericano rendeva altamente probabile che la malattia sarebbe arrivata nella South Georgia Sud nella stagione 23/24. Il  governo della South Georgia and the South Sandwich Islands  (GSGSSI) ha aggiornato le sue linee guida sul rischio e sulla risposta all’HPAI nel territorio d’oltremare e includono procedure potenziate di biosicurezza e misure di mitigazione da mettere in atto per diversi gruppi/attività a seconda del rischio HPAI in ogni sito scientifico o di arrivo dei visitatori.

La presenza di HPAI potrebbe avere gravi implicazioni per le abbondanti colonie di uccelli marini dei territori antartici di oltremare britannici e il BAS sta lavorando in stretta collaborazione con il GSGSSI, in base al piano di risposta multi-livello per monitorare e gestire l’epidemia

Anche se la fonte della malattia a Bird Island non è certa, è probabile che sia stata introdotta dagli skua bruni (Stercorarius antarcticus) di ritorno dalla loro migrazione in Argentina. Al BAS confermano che «I percorsi naturali sono il principale mezzo di diffusione dell’HPAI ed è probabile che la diffusione della malattia sia stata causata dal ritorno degli uccelli dalla loro migrazione verso il Sud America, dove si registra un elevato numero di casi di HPAI. Il BAS e il GSGSSI restano vigili per ulteriori casi e i programmi scientifici e per i visitatori continuano attualmente con misure di biosicurezza rafforzate».

Nella remota South Georgia – rivendicata dall’Argentina come Islas Sándwich del Sur – il BAS gestisce due stazioni di ricerca, inclusa quella di Bird Island dove sono stati identificati i casi confermati di influenza aviaria ad alta patogenicità.  Dopo la conferma dei casi di HPAI, la maggior parte del lavoro sul campo che prevedeva la manipolazione degli animali è stata sospesa. Continuano le misure di biosicurezza, tra cui la pulizia rafforzata degli indumenti e delle attrezzature sul campo e l’osservazione delle aree ad alta densità di fauna selvatica.

Al BAS concludono: «Gli elementi chiave del più ampio programma scientifico a Bird Island continuano con cautela, compreso il monitoraggio a lungo termine dei predatori marini  come gli albatros erranti, dalle sopracciglia nere e dalla testa grigia, le procellarie giganti del nord e del sud, i pinguini fronte dorata e i pinguini Gentoo. Queste osservazioni rendono Bird Island una delle colonie di uccelli marini più attentamente monitorate al mondo, fornendo a scienziati e ambientalisti indicatori di cambiamento per le specie.  Non è possibile prevedere gli impatti dell’HPAI nella Georgia del Sud, dato che i modelli di trasmissione e mortalità in Europa e nelle Americhe sono stati molto variabili. GSGSSI e BAS continueranno a lavorare insieme per monitorare l’impatto della fauna selvatica a Bird Island e la potenziale diffusione in altre aree».