Più di mezzo milione di paguri eremita uccisi dai rifiuti marini di plastica sulle isole remote di Cocos ed Henderson

Strage di crostacei rimasti intrappolati nei contenitori di plastica spiaggiati

[6 Dicembre 2019]

Lo studio “Entrapment in plastic debris endangers hermit crabs” pubblicato sul Journal of Hazardous Materials  da Jennifer Lavers (Institute for Marine and Antarctic Studies dell’università della Tasmania), Paul B.Sharp e SilkeStuckenbrock (Two Hands Project) e Alexander Bond (Bird Group, Department of life ciencesdel Natural History Museum) è il primo del suo genere perché ha realizzato una accurata ricerca dalla quale è emerso che probabilmente circa 570.000 paguri eremita di terra (Coenobita perlatuschiamati anche Paguro fragola granchio eremita)  i siano rimasti uccisi sulle isole Cocos (Keeling) nell’Oceano Indiano e nell’isola di Henderson nel Oceano Pacifico dopo essere rimasti intrappolati nei rifiuti di plastica spiaggiati.

La Lavers e Bond nel 2017 avevano rivelato in un altro studio (“Exceptional and rapid accumulation of anthropogenic debris on one of the world’s most remote and pristine islands) pubblicato su PNAS che probabilmente quelle stesse isole remote erano i posti più sporchi del mondo. Al censimento della plastica sulle spiagge delle isole Cocos (Keeling) hanno partecipato volontari della Sea Shepherd’s Marine Debris e dalla Tangaroa Blue Foundation

Lo studio sui paguri eremita ha scoperto che gli accumuli di plastica che inquinano le spiagge deserte di Henderson (un atollo disabitato di 36 Km2 appartenente al territorio di oltremare britannico delle Pitcairn Islands), e quelle delle Cocos (un territorio australiano di 14 Km2 con 544 abitanti) «creano sia una barriera fisica che una serie di trappole potenzialmente mortali per i granchi».

La Lavers sottolinea che «Sebbene sia stata data una notevole attenzione all’inquinamento da plastica nell’ambiente marino, sono state condotte poche ricerche sul rischio che l’inquinamento marino rappresenta per la fauna selvatica. Quando stavamo esaminando i rifiuti sulle isole, sono stata colpito da quanti contenitori di plastica aperti contenevano granchi eremiti, sia vivi che morti. Abbiamo deciso di fare ulteriori sondaggi su una serie di siti su quanti contenitori c’erano, compreso quanti erano aperti, quanti erano in grado di intrappolare i paguri e quanti contenevano paguri intrappolati.  Questi risultati sono scioccanti ma forse non sorprendenti, perché le spiagge e la vegetazione che le circonda sono frequentate da una vasta gamma di animali selvatici. Quando stavamo esaminando i rifiuti sulle isole, sono rimasta colpita da quanti contenitori di plastica aperti contenevano paguri eremita, sia vivi che morti. Abbiamo deciso di fare ulteriori sondaggi su quanti contenitori ci fossero in una serie di siti, compresi quanti fossero aperti, quanti fossero in grado di intrappolare i granchi e quanti contenessero granchi intrappolati. I nostri calcoli dimostrano che oltre 500.000 granchi eremiti  sono morti per essere rimasti intrappolati nei contenitori sulle isole Cocos (Keeling) e 60.000 sull’isola di Henderson. Attualmente si stanno riscontrando alte concentrazioni di rifiuti sulle spiagge di tutto il mondo, molte delle quali ospitano anche granchi eremiti che possono interagire con l’inquinamento da plastica nello stesso modo che abbiamo studiato».

Secondo Bond «Il potenziale della plastica sulle spiagge e in altri ecosistemi terrestri di causare danni è sottovalutato. La plastica nell’oceano intrappola e viene ingerita dalla fauna selvatica, ma sulla terra funge da trappola e barriera per le specie che la attraversano per la loro vita quotidiana». Inoltre i paguri eremita di terra svolgono un ruolo nel turismo – la principale fonte di occupazione a Cocos – dando ai visitatori la possibilità di osservare la fauna selvatica nativa.

Il team di ricercatori dice dalle ricerche realizzate nei siti sulle isole Cocos e a Henderson i paguri trovati morti erano strisciati dentro ai contenitori di plastica e non erano più riusciti a uscire. Molti contenitori spiaggiati avevano aperture che consentivano l’ingresso dei granchi, ma erano posizionati con l’apertura rivolta verso l’alto, in modo che i granchi eremita avrebbero avuto difficoltà a tornare indietro. Quindi i ricercatori hanno contato quanti contenitori pericolosi c’erano nelle spiagge delle isole censite e quanti contenevano i paguri eremita intrappolati e hanno estrapolato i risultati per stimare i totali di crostacei morti nelle isole.

Il problema è aggravato dal fatto che i paguri eremita non hanno un proprio guscio e, man mano che crescono, devono spostarsi in conchiglie più grandi che appartenevano ad altri crostacei o gasteropodi marini. Quando un paguro muore, emette un odore che dice a un altro paguro che è disponibile una nuova conchiglia. E lo studio evidenzia che questo significa che «Il meccanismo stesso che si è evoluto per garantire che i granchi eremiti possano sostituire i loro gusci, si è trasformato in un’esca letale». In un solo contenitore di plastica i ricercatori hanno trovato 526 paguri eremiti. Hanno anche trovato contenitori con granchi sia morti che vivi, e quest’ultimi erano stati presumibilmente attratti dai primi.

La Lavers ricorda che «I paguri eremita di terra svolgono un ruolo cruciale nella salute degli ambienti tropicali, aerando e fertilizzando il suolo, disperdendo i semi e rimuovendo i detriti, oltre a essere una parte fondamentale dell’ecosistema marino. Il degrado della loro popolazione non è solo un rischio per l’ambiente naturale. Sono anche una parte importante degli ecosistemi marini sui quali gli esseri umani fanno affidamento per la pesca, la ricreazione e il turismo, quindi in definitiva gli impatti possono anche essere economici». Infatti i paguri eremiti di terra hanno anche un ruolo turistico – un’importante fonte di occupazione nelle isole – fornendo ai visitatori la possibilità di osservare la fauna selvatica autoctona.

La Scienziata Australiana conclude: «Il nostro studio è il primo a documentare la mortalità dei granchi eremiti a causa dei rifiuti spiaggiati, ma il quadro globale più ampio resta sconosciuto. Tuttavia, è probabile che la mortalità dei granchi eremiti nelle spiagge del mondo sia sostanziale e sono necessarie ulteriori indagini per poter avere una più ampia comprensione della portata e delle implicazioni della loro perdita».