Più di 450 globicefali spiaggiati in Tasmania

E’ il peggior evento di spiaggiamento di massa di questi cetacei mai registrato nell’isola australiana

[23 Settembre 2020]

Dopo le continue segnalazioni dei giorni scorsi, oggi un censimento aereo ha rilevato un ulteriore gruppo di circa 200 globicefali arenati più a sud a Macquarie Harbour, sulla costa occidentale della Tasmania.

I globicefali erano a  7 – 10 chilometri più in profondità nella baia e si ritiene che facciano parte dello stesso evento di spiaggiamento di massa registrato a Strahan. Questo porta il numero totale di cetacei spiaggiati a più di 450.

A Strahan  si erano spiaggiati circa 270 globicefali: 200 arenati su un banco di sabbia al largo della Macquarie Heads boat ramp, altri 30 a diverse centinaia di metri su un altro banco di sabbia e circa altri 30 lungo Ocean Beach.

Il Tasmania Parks and Wildlife service il 21 settembre sottolineava che «Gli spiaggiamenti di cetacei non sono rari in Tasmania. Anche gli spiaggiamenti di cetacei su questa scala non sono insoliti, tuttavia, non ce n’era stato uno di questo livello negli ultimi dieci anni».

Probabilmente i nuovi ritrovamenti di globicefali portano l’evento di spiaggiamento massa dei globicefali ad essere il più grande mai registrato in Tasmania.  Il precedente più grande spiaggiamento della Tasmania risale al 1935 con 294 globicefali. L’ultimo piaggiamento di massa è stato nel 2009 e coinvolse  circa 200 globicefali.

Secondo Kris Carlyon, un  biologo del Marine and Conservation Program, conferma che «Questo evento di spiaggiamento è stato il più grande della Tasmania. A livello globale ci sono stati eventi molto più grandi di questo, il doppio e oltre, ad esempio in Nuova Zelanda. In Tasmania, questo è il più grande che abbiamo registrato. C’è poco che possiamo fare per evitare che ciò accada in futuro. Oggi l’attenzione è puntata sugli animali vivi.

Siamo tutti ottimisti di ottenere di più , in particolare a Fraser Flats».

Un team di circa 60 persone ha utilizzato imbracature e altre attrezzature per aiutare a tirar fuori dai banchi di sabbia i globicefali. Una volta che i cetacei rigalleggiano vengono guidati di nuovo in acque più profonde. I soccorritori hanno detto di aver scortato in mare 50 globicefali. Si tratta di animali che, pur abbastanza docili, sono difficili da gestire, visto che possono arrivare fino a 7 metri di lunghezza e pesare fino a 3 tonnellate.

Nic Deka Incident Controller e regional manager del Parks and Wildlife Service, ha detto che «Mentre sono ancora vivi e in acqua, c’è ancora speranza per loro, ma con il passare del tempo diventano sempre più stanchi».

Si sta prendendo in considerazione anche come smaltire le centinaia di globicafali morti e Deka conclude: «Abbiamo un paio di opzioni che stiamo valutando, ma dobbiamo considerare tutti gli aspetti prima di prendere una decisione. Non possiamo lasciare i cetacei nella baia o ci si presenteranno una serie di problemi. Ci impegniamo a recuperarli e smaltirli, ma la nostra priorità fondamentale è rimanere concentrati sugli sforzi di salvataggio».