Piombino: il Torrione del Rivellino monumento vivo dei rondoni pallidi

Accolta la richiesta presentata dall’associazione Monumenti Vivi

[24 Maggio 2023]

Il Comune di Piombino ha annunciato che «Da oggi il Torrione del Rivellino non sarà più solo uno dei monumenti-simbolo di Piombino ma è ufficialmente un “Monumento vivo”». Infatti, il Comune ha  accolto la richiesta presentata dall’Associazione Monumenti Vivi, e frutto del lavoro di un gruppo, in particolare di Mauro Ferri di Monumenti Vivi e di Paolo Maria Politi di Monumenti Vivi Toscana & dintorni, e sottolinea che «La proposta ha una motivazione specifica: nel torrione nidifica infatti una particolare colonia di uccelli, appartenenti alla specie Rondone pallido Apus pallidus, che costruisce i propri nidi nelle caditoie sommitali appendendoli alle pareti, creando una sorta di “amaca”, una modalità finora non documentata altrove nel nostro Paese, al di fuori di un solo precedente, ovvero nella Torre di Calafuria a Livorno».

Un Monumento Vivo è un edificio, antico o moderno, le cui caratteristiche architettoniche hanno determinato l’insediamento di colonie di rondoni, durante il periodo riproduttivo, e di altre specie di interesse conservazionistico. L’identificazione di colonie di rondoni , nidificanti in un edificio permette di certificarlo come Monumento Vivo e di attuare le dovute tutele in caso di ristrutturazioni e restauri.

L’Associazione Monumenti Vivi ricorda che «Attualmente le opere di restauro prevedono l’installazione di elementi per impedire la proliferazione dei colombi urbani, ma in questo modo vengono escluse anche le specie benefiche che condividono la stessa nicchia ecologica. Tali specie sono: rondone comune Apus apus, rondone pallido Apus pallidus e rondone maggiore Tachymarptis melba, rondine Hirundo rustica, balestruccio Delichon urbica,  e rapaci diurni come il gheppio Falco tinnunculus, il falco pellegrino Falco peregrinus e il grillaio Falco naumanni e rapaci notturni come la civetta Athene noctua, il barbagianni Tyto alba e l’allocco Strix aluco; i chirotteri come il pipistrello albolimbato Pipistrellus kuhlii, il pipistrello nano Pipistrellus pipistrellus e il pipistrello di Savi Hypsugo savii, rinolofo maggiore Rhinolophus ferrumequinum, il vespertilio maggiore Myotis myotis e il vespertilio di Blyth Myotis blythii, e infine alcuni rettili come geco comune Tarentola mauritanica, lucertola muraiola Podarcis muralis oltre a numerosi invertebrati utili per l’ecosistema e di interesse conservazionistico. Rondoni, rondini, balestrucci, chirotteri, gechi e lucertole presentano un’alimentazione esclusivamente insettivora e possono essere considerate armi biologiche contro insetti dannosi per l’agricoltura (es. afidi, formiche alate), moleste e/o vettori di patogeni (es. zanzare, mosche, moscerini). I Monumenti Vivi sono edifici che rappresentano veri e propri centri di biodiversità. Chi li gestisce attua misure di protezione e interventi di gestione che garantiscono alla fauna ospitata applicazione concreta delle disposizioni normative che la tutelano. Si tratta in prevalenza di edifici e siti del Patrimonio culturale, nei quali si realizza la tutela integrata dei beni culturali e ambientali, nell’interesse delle generazioni presenti e future. Gli edifici che ospitano la fauna urbana possono essere considerati dei veri e propri centri di biodiversità in un ambiente interamente costruito dall’uomo e notoriamente povero di elementi naturali. La certificazione di tutti i monumenti vivi italiani permetterà di ridurre la proliferazione dei colombi urbani ed al contempo salvaguardare le specie benefiche sopracitate tramite l’attuazione di accorgimenti economici ed efficaci (vedi buone pratiche).

Il Comune di Piombino  conclude: «Molte le attività in programma per diffondere quanto più possibile l’iniziativa , in collaborazione con l’associazione Monumenti Vivi: tra queste, l’organizzazione di un evento di sensibilizzazione in occasione della partecipazione annuale al World Swif Day, giornata mondiale per la tutela e la conoscenza di questi instancabili uccelli migratori».