Il pesce potrebbe essere arrivato da un laghetto di pesca sportiva per le piene dell’Arno nell’autunno 2019

Pesci alieni: individuato per la prima volta un esemplare di “persico spigola ibrido” alla foce dell’Arno

In uno studio dell’università di Pisa la valutazione dei possibili rischi ambientali.

[29 Giugno 2020]

Nel dicembre 2019 un grosso esemplare di persico spigola, un pesce alieno, è stato individuato per la prima volta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa fra la foce dell’Arno e la costa di Marina Pisa. Un ritrovamento che ora è oggetto di uno studio pubblicato su Mediterranean Marine Science, una pubblicazione scientifica che, a cadenza regolare segnala i nuovi avvistamenti di specie aliene e non indigene nel Mediterraneo per monitorarne l’espansione.

Secondo i ricercatori pisani «L’esemplare in questione, mezzo metro di lunghezza per 2,7 kg di peso, proverrebbe da un laghetto di pesca sportiva, da cui è probabilmente fuggito durante le piene dell’Arno nell’autunno del 2019». Inoltre, quello sulle coste pisane sarebbe  «il primo avvistamento in un ambiente marino. Il persico spigola ibrido, selezionato per avere pesci più robusti e a crescita più rapida, è infatti un incrocio tra Morone chrysops, una specie tipicamente di acqua dolce, e Morone saxatilis, più legata ad ambienti salmastri».

Joachim Langeneck biologo marino del dipartimento di biologia dell’Ateneo pisano, che ha lavorato in team con Claudio Lardicci professore di ecologia del dipartimento di scienze della Terra, conclude: «La presenza di questa specie nell’asta centrale del fiume Arno e negli ambienti di transizione della costa pisana andrebbe monitorata in modo da identificare in maniera tempestiva eventuali introduzioni multiple e indizi di naturalizzazione. Attualmente l’effettivo rischio ambientale posto da fughe casuali di questa specie di interesse commerciale è incerto. Da un lato infatti si tratta di un predatore che può raggiungere dimensioni consistenti, e la sua capacità di muoversi tra acque dolci e salate suggerisce cautela; dall’altro, i persici spigola ibridi sono generalmente considerati poco fertili, anche se localmente, come ad esempio in Turchia, sono state riscontrate riproduzioni in natura».