Riceviamo e pubblichiamo

Parco della Maremma, ecco perché i cani non sono ammessi

La regola vale tutto l’anno ed è particolarmente importante rispettarla nei periodi di nidificazione dell’avifauna che avvengono in primavera ed estate

[6 Maggio 2021]

Gli attenti fruitori del Parco ormai lo sanno bene: all’interno dell’area protetta, comprese le spiagge, i cani non sono ammessi e la regione è semplice: evitare il disturbo agli animali selvatici. La regola vale tutto l’anno ed è particolarmente importante rispettarla nei periodi di nidificazione dell’avifauna che avvengono in primavera ed estate.

In queste stagioni, ad esempio, nella fascia degli arenili compresa tra le dune fisse ed il mare nidifica il Fratino, (Charadrius alexandrinus), un piccolo uccello limicolo, che risente negativamente delle diverse forme di pressione esercitate sull’habitat, tanto da essere classificato come specie in pericolo nella Lista Rossa nazionale. La sua presenza, al contempo, individua i litorali in cui le forme di gestione e di fruizione sono effettivamente sostenibili sul lungo periodo e, dunque, rappresenta un marchio di qualità intrinseco del litorale.

Il Parco della Maremma tutela i tratti di litorali sabbiosi all’interno dell’area protetta dove, nonostante i fenomeni di erosione, si mantengono significative porzioni di habitat dunali; questi areali hanno infatti una grande rilevanza per la conservazione di molte specie assai diverse, e per tale ragione rientrano nella rete Natura 2000, ma allo stesso tempo e proprio in virtù della loro naturalità rappresentano anche una meta importante di fruizione.

Diventa allora fondamentale rispettare alcune semplici regole di convivenza da parte di coloro che, in particolare in questo periodo, frequentano le spiagge di Marina di Alberese, Collelungo e Principina, dove sono apposti diversi cartelli che richiamano proprio queste norme di comportamento.

Tra queste rientra anche il divieto di andare in spiaggia con i cani anche se a guinzaglio, regola che se non rispettata è anche soggetta alla sanzione di 100 Euro. Come hanno potuto constatare le circa 30 persone nel 2020 e le 5 che in questi primi mesi del 2021 hanno dovuto pagarla.

Il Parco della Maremma anche quest’anno sta monitorando la presenza del Fratino lungo le spiagge che ricadono nell’area protetta con una continua sorveglianza fatta ad opera dei volontari “Amici del Parco” coordinati dal Centro Ornitologico Toscano che sin dal 2009 su base volontaria, compie specifiche attività di monitoraggio della nidificazione del fratino lungo le coste toscane dove è ancora presente la nidificazione. Questa attività prevede anche ricerche più intensive da parte del Cot svolta, negli ultimi anni, in collaborazione con il Parco della Maremma ed il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che rappresentano due aree di particolare importanza per la presenza del fratino, la cui distribuzione regionale si è fortemente ridotta a causa del bassissimo successo riproduttivo della specie che è a sua volta fortemente influenzato dalla fruizione turistica delle spiagge.

La campagna “SOS Fratino” è quindi in atto e chiediamo responsabilmente a chi fruisce in particolare delle spiagge del Parco consapevolezza e collaborazione per ottenere l’obiettivo di conservare questa specie e non solo questa, pur godendo delle bellezze naturalistiche degli ambienti presenti nell’area protetta.

di Parco della Maremma