Oasi di Orti Bottagone: intervento sul traliccio Enel per favorire la nidificazione del falco pescatore (FOTOGALLERY)

Intervento di Enel, Wwf e Progetto Falco pescatore per far nidificare il raro rapace

[2 Ottobre 2020]

Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, in collaborazione con il Wwf Oasi, che gestisce la Riserva Naturale Regionale Padule Orti Bottagone a Piombino e Progetto Falco pescatore, ha realizzato un’operazione di “sbassamento” di un traliccio elettrico all’interno dell’oasi per favorire la nidificazione del falco pescatore (Pandion haliaetus), tornato, dopo quasi mezzo secolo, a nidificare in Italia nel 2011 grazie al “Progetto Falco pescatore” promosso a partire dal 2002 dal Parco regionale della Maremma e negli ultimi anni dal Parco nazionale Arcipelago toscano, con il concorso della Regione Toscana e del Parco regionale di Migliarino San Rossore.

Enel spiega che «L’intervento, accuratamente pianificato in base alle indicazioni del gruppo di lavoro del Progetto Falco pescatore, è stato eseguito scegliendo il periodo attuale, distante dalla stagione riproduttiva, per evitare ogni eventualità di disturbo nei confronti dei rapaci. Il traliccio, che è fuori servizio da alcuni anni e che è stato preservato insieme ad un altro sostegno proprio per trasformarsi in alloggio per l’avifauna che popola l’oasi, ospitava alla sommità già il nido in cui nel 2019 una coppia di falchi pescatori si era riprodotta; il sostegno, però, risultava troppo elevato e fortemente esposto per una nidificazione ottimale e non era adeguato per poter installare una postazione di monitoraggio con videocamera curata dai responsabili del progetto. Per questo motivo, in accordo con il Wwf Oasi e con i referenti del Progetto Falco pescatore, E-Distribuzione ha programmato questo intervento, tanto complesso quanto prezioso a favore della biodiversità, consistente nel taglio di circa 5 metri di traliccio, da cui ormai da tempo è stata rimossa la linea elettrica, garantendo totale sicurezza agli uccelli che lo frequentano».

I tecnici specializzati hanno smontato la piattaforma con il nido, rimuovendola temporaneamente senza ledere in alcun modo il nido esistente attualmente vuoto, ed hanno proceduto all’abbattimento della parte di traliccio da eliminare per poi riposizionare il nido nelle cui vicinanze sono stati collocati anche alcuni posatoi  per i falchi pescatori che da tempo frequentano l’oasi.

Enel spiega ancora che «Le operazioni hanno richiesto l’intervento manuale perché l’area paludosa non consente l’accesso con mezzi attrezzati di gru, caratterizzandosi quindi ancora di più in termini di sostenibilità con un’attenzione particolare al rispetto dell’ambiente e delle specie faunistiche che vivono nell’oasi.

Ora, i tecnici che curano il progetto potranno installare una postazione video per  monitorare il nido e le attività del falco pescatore, attraverso telecamere operative non invasive e perfettamente integrate con il contesto ambientale. La documentazione foto/video acquisita sarà utilizzata per finalità scientifiche e divulgative.

Lavori che puntano già nel  2021, a partire dalla fine dell’inverno, a far tornare il falco pescatore a nidificare in condizioni ideali anche nell’Oasi di Orti Bottagone dopo il Parco Regionale della Maremma, la Riserva Naturale Diaccia Botrona e l’Oasi Wwf Orbetello.