Nominato il nuovo Consiglio direttivo del Parco regionale di San Rossore. Con quali curricula?

Resta da sciogliere il nodo del presidente. Luzzati rinnova l’appello al presidente Giani: «Siano pubblicati i curricula di tutti i candidati alla presidenza e alla carica di consigliere»

[26 Maggio 2021]

Si stringe il cerchio sulla nuova presidenza del Parco regionale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli, ma non sono ancora stati pubblicati i curricula di tutti i candidati – sia alla presidenza sia alla carica di consigliere regionale – come richiesto dai cittadini in una petizione online rivolta al governatore Eugenio Giani e in grado di raccogliere oltre mille firme.

«Caro presidente – è l’appello rinnovato oggi a Giani da Tommaso Luzzati, docente di economia ecologica all’Università di Pisa  – per la stima che nutro nei suoi confronti e nella sua amministrazione, rimango stupito nell’apprendere dai giornali che non abbia voluto accogliere l’appello alla trasparenza di oltre mille cittadini che le avevo trasmesso quasi due mesi fa. Le rinnovo pertanto la richiesta di pubblicazione dei curricula di tutti i candidati alla presidenza e alla carica di consigliere del Parco regionale MRSM. La trasparenza è un presupposto di ogni democrazia», chiosa Luzzati.

Nel frattempo il Consiglio regionale ha già nominato i sette componenti del nuovo Consiglio direttivo del Parco: si tratta di Claudia Principe, Paola Nuvoli e Alessandro Corretti (designati dalla comunità del Parco), Alessandra Buscemi (designata dalle associazioni ambientaliste), Maurizio Bandecchi (designato dalle associazioni di categoria), Francesca Ceccarini e Letizia Checchi (designate dal Consiglio regionale).  L’atto è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario di M5S.

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, si è congratulato per il fatto che cinque nominati su sette sono donne, mentre la nomina è stata accompagnata da una lunga discussione in aula a seguito dell’intervento di Silvia Noferi (M5S), la quale ha denunciato che buona parte dei designati non ha le competenze previste dalla normativa.

«La legge regionale che regola la materia prevede il possesso di comprovate e specifiche competenze in materia di tutela naturalistica e di gestione amministrativa per i tre membri designati dalla Comunità del Parco – dichiara Noferi – mentre i nominati risultano essere un archeologo, un geometra e un geologo. Quanto ai nominati dal Consiglio regionale la legge parla di due esperti in materie naturalistico ambientale e i candidati sono laureati in scienze politiche e in marketing e comunicazione visiva. Il parco versa in una situazione disastrosa, frutto di malagestione, che è sotto gli occhi di tutti. Ora avrà un comitato direttivo di persone che non sanno nulla di agronomia, ambientalismo e naturalismo, e anche per il nuovo presidente si parla di un laureato in scienze politiche. Si guarda all’interesse politico e non a quello pubblico, per il futuro del Parco non è un buon segnale».

Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha replicato dichiarando che «stiamo scegliendo i membri di un organismo amministrativo, non scientifico o tecnico, e chi sta negli organismi amministrativi deve fare scelte dettate da una visione complessiva». In attesa che si sciolga definitivamente il nodo del presidente, resta l’appello alla trasparenza invocato dalla cittadinanza.