Legambiente, no alle gare di offshore sul lago Maggiore: «Non è un luna park!»

Turismo e sostenibilità ambientale, i sindaci promuovano eventi a impatto zero

[19 Agosto 2013]

Legambiente boccia senza mezzi termini le gare di offshore che si terranno nelle prossime settimane a Stresa e Arona. «Il lago Maggiore non è un luna park!» dicono gli ambientalisti dei due eventi che a distanza di pochi giorni secondo loro avranno «ricadute impattanti sul delicato equilibrio lacustre. L’offshore, la cui traduzione significa letteralmente “lontano dalla costa” verrà invece praticato fino a pochi metri dalla riva, in un contesto inadatto a questo tipo di competizioni, tra le sponde di Arona e di Angera la distanza è di circa 900 metri».

Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Barbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia, sottolineano: «Ci chiediamo se sia stato previsto un monitoraggio ufficiale delle ricadute ambientali di questi eventi e altresì se siano state calcolate le ricadute economiche e turistiche dovute alle gare analoghe organizzate negli scorsi anni».

«Sarebbe auspicabile – aggiungono – che i Sindaci rivieraschi mettessero lo stesso impegno per organizzare eventi turistici a impatto zero; in questo caso noi siamo a disposizione per collaborare e cercare insieme le soluzioni migliori. Siamo convinti che lo sviluppo turistico infatti abbia troppo spesso avuto un impatto negativo sulla natura e sulla biodiversità, modificandola in modo irreversibile. È ora di invertire la tendenza: un ambiente sano e protetto può garantire la redditività di un territorio in termini di sviluppo turistico, promozione dei prodotti tipici e crescita delle economie locali».

Al Cigno Verde non piacciono proprio gli  enormi bolidi dell’offshore e propone alternative, ad esempio  di «incrementare e promuovere ulteriormente le regate di barche a vela e di canottaggio e le competizioni di nuoto che già vengono praticate. Si potrebbero inoltre organizzare sul lago più eventi dedicati a gare internazionali di imbarcazioni solari, seguendo l’esempio di altri Paesi Europei come la Germania, l’Olanda e la Svizzera, dove questo tipo di gare sono molto seguite. Così facendo si promuoverebbe il lavoro di associazioni e imprenditori locali al posto di quello dei grandi sceicchi degli emirati arabi».

Agli amministratori locali viene ricordato che «la sostenibilità non è solo un auspicio ma una pratica possibile, in grado di mettere in moto meccanismi virtuosi di sviluppo anche turistico, come dimostra l’attenzione data dalle guide turistiche agli indicatori ambientali delle località di villeggiatura. La Guida Blu 2013 che ogni anno Legambiente e Touring Club realizzano per mettere in luce le migliori località lacustri e marine riporta tra le sue pagine ben 13 Comuni del lago Maggiore, di cui 11 piemontesi e 2 lombardi».

Dovana e Meggetto concludono: «Ci auguriamo che le vele assegnate a questi Comuni possano di anno in anno aumentare, così come ci auguriamo crescano le località menzionate. Molto però dipende dalle scelte poste in essere dalle Amministrazioni Comunali e su quale tipo di turismo si intende investire, aspetto questo che coinvolge anche la navigazione da diporto che, per quanto ci riguarda, deve tendere sempre più ad abbassare i livelli di inquinamento a lago prodotti dai motori».